Il Copasir, il comitato di controllo sull’Intelligence, si occuperà dei possibili rischi, soprattutto per la riservatezza delle comunicazioni nazionali, legati alla gestione da parte di aziende cinesi – le principali sono Huawei e Zte – della nuova rete di comunicazione mobile 5G.
La prossima settimana l’organismo parlamentare ascolterà in audizione il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e successivamente il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. “Il Copasir – ha sottolineato il presidente del Comitato parlamentare Lorenzo Guerini – segue con attenzione il tema che è già stato e sarà oggetto di audizioni svolte in passato o già programmate nei prossimi giorni”.
Lunedì lo stesso Comitato aveva ascoltato anche il direttore dell’Aise, l’agenzia di intelligence militare, Gennaro Vecchione. L’Italia non è il primo Paese a nutrire dubbi sulle tecnologie cinesi che saranno impiegate nella nuova rete mobile di quinta generazione.
Gli Stati Uniti hanno vietato già alle agenzie federali americane di acquistare tecnologie dai colossi cinesi delle telecomunicazioni, come per l’appunto Huawei e Zte, temendo di subire azioni di spionaggio da parte di Pechino. E l’amministrazione Trump ha suggerito agli alleati di fare altrettanto. E l’Italia dovrà presto comunicare la sua posizione in merito.