“Berlusconi deve essere condannato a priori perché è un mascalzone! Questa è la realtà… A mio parere è stato trattato ingiustamente e ha subito una grave ingiustizia… L’impressione che tutta questa vicenda sia stata guidata dall’alto”. E’ quanto affermò, secondo quanto racconta oggi il Riformista, il giudice Amedeo Franco, relatore del processo Mediaset per frode fiscale nei confronti di Silvio Berlusconi, in una registrazione di un colloqui avvenuto dopo la sentenza di condanna definitiva del Cavaliere.
“In effetti hanno fatto una porcheria – aggiunge Amedeo – perché che senso ha mandarla alla sezione feriale? Voglio per sgravarmi la coscienza, perché mi porto questo peso del… ci continuo a pensare. Non mi libero… Io gli stavo dicendo che la sentenza faceva schifo. Sussiste una malafede del presidente del Collegio, sicuramente”, aggiunse Franco parlando di un “plotone d’esecuzione” e riferendo a voci secondo cui il magistrato Antonio Esposito (che nega smentendo tale ricostruzione), presidente della sezione feriale della Cassazione, emise la sentenza di condanna “pressato” per il fatto che il figlio, anch’egli magistrato, era indagato dalla Procura di Milano per “essere stato beccato con droga a casa di…”. Sempre secondo il relatore, “i pregiudizi per forza che ci stavano… si potesse fare… si potesse scegliere… si potesse… si poteva cercare di evitare che andasse a finire in mano a questo plotone di esecuzione, come è capitato, perché di peggio non poteva capitare”.
Alla luce delle rivelazioni, i vertici di Forza Italia chiedono l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per accertare le disfunzioni del sistema giudiziario, compresa la vicenda che ha portato alla condanna di Berlusconi nel processo Mediaset.”C’è stato un vero colpo giudiziario contro Berlusconi e contro la democrazia del paese – ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani -, il dottor Franco ha detto delle cose molto gravi: qualcuno dall’alto ha pilotato la sentenza contro Berlusconi, bisognava fare in modo che Berlusconi venisse condannato”.
“C’è stata una premeditata azione contro un uomo – ha aggiunto l’esponente azzurro – che guidava il centrodestra, che sedeva in parlamento, che aveva perso milioni di voti, non solo è stato colpito Berlusconi ma sono stati colpiti coloro che avevano deciso di votare lui e il centrodestra. E’ stata data un’immagine di quel signore come di qualcuno che frodasse il fisco ed era giusto condannarlo mentre Berlusconi accusando questo non faceva altro che dire la verità”.
Per Tajani questa vicenda conferma che “avevamo ragione quando chiedevamo una profondo riforma della giustizia, per avere una magistratura trasparente ed indipendente. Le sentenze non possono essere scritte fuori dalle aule giudiziarie e stravolgere i risultati delle elezioni con sentenze farlocche” e ” ora comincia la seconda fase della nostra battaglia politica per una riforma della giustizia, la sua ingiusta condanna non può passare invano”. Questa vicenda, per Forza Italia, si inserisce in quella più ampia dello scandalo legato al pm Luca Palamara, recentemente espulso dall’Anm. “Siamo costretti ancora una volta – aggiunge Tajani – a denunciare la malagiustizia nel nostro paese, noi vogliamo la separazione delle carriere, che ogni cittadino, di fronte alla legge, sia considerato in modo uguale, principio non valido per Berlusconi, chiediamo la riforma del Csm e che l’Anm non si debba trasformare in un partito politico. Ci batteremo per avere una vera riforma della giustizia. Berlusconi è stato costretto a scontare una pena ingiusta ed espulso dal parlamento e la anche la nostra forza politica ha subito dei danni”.