Sarebbero quasi 10mila i civili fuggiti tra sabato e domenica da Aleppo est verso i distretti sotto controllo governativo o nel vicino quartiere a controllo curdo, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani. “Almeno 6mila di loro sono andati nel quartiere di Cheikh Maksoud, gli altri nelle zone governative di Aleppo”, spiega l’organizzazione basata in Inghilterra. Si tratta di un esodo che non si verificava dal 2012 e che è avvenuto dopo la conquista, sabato, da parte del regime di Bashar al-Assad di Massaken Hanano, il più grande quartiere di Aleppo Est che l’esercito vuole a tutti costi riprendere.
In un’importante svolta nel tentativo di riprendere la città, le forze del regime hanno catturato sei quartieri controllati dai ribelli nell’est di Aleppo, compreso Masaken Hanano, il principale ad Aleppo est.
Domenica, nel tredicesimo giorno di operazione, hanno inoltre assunto il controllo dei quartieri limitrofi di Jabal Badra e Baadeeen e ne hanno conquistati altri tre, ha indicato l’Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh).
Inzarat, Al-Sakan al-Shaabi e Ain al-Tall sono infatti tutte ritornate in mano al regime e le forze governative hanno ottenuto importanti progressi a Sakhur e nella vicina Haidariya, secondo l’Osdh. Le forze governative sono “in controllo della maggior parte della zona nord” di Aleppo, ha aggiunto il Rami Abdel Rahman, responsabile dell’Osdh, “I ribelli hanno perso almeno il 30 per cento del territorio un tempo controllato ad Aleppo”.
L’avanzata del regime è stata accompagnata dal bombardamento delle posizioni ribelli e dagli intensi combattimenti tra le forze dell’opposizione e quelle fedeli al presidente Bashar al Assad nel quartiere strategico di Sakhur. Masaken Hanano è stato il primo quartiere di cui i ribelli presero il controllo nell’estate del 2012, in un’offensiva che portò alla divisione della città in una zona orientale controllata dai ribelli e in una occidentale sotto l’autorità del regime.