La prossima manovra finanziaria non sarà restrittiva ma un programma ambizioso che deve fare i conti con “un’eredità impegnativa”, sia per il quadro internazionale, sia per le ripercussioni sulla finanza pubblica che hanno avuto “stagioni più tumultuose” del quadro politico e dei rapporti con l’Europa. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri presenta la Nota di aggiornamento al Def, che farà da cornice alla prossima legge di Bilancio, e non rinuncia a rifilare una stoccata agli euroscettici del precedente governo. All’Europa Gualtieri si affida per avere l’ok alla richiesta di flessibilità (circa 14 miliardi) su cui conta di costruire metà della manovra che vale complessivamente 29-30 miliardi (leggi l’articolo). Una vigilia tormentata quella che ha preceduto il via libera in Consiglio dei ministri alla NaDef con tanto di riunioni e dichiarazioni alla stampa e sui social da parte delle forze politiche.
TROVATA LA QUADRA. Dopo il vertice di maggioranza di domenica sera in cui è andato in scena un braccio di ferro tra dem e renziani – fermi i secondi nell’escludere qualsiasi aumento, seppur parziale, dell’Iva anche a costo di rinviare il taglio del cuneo fiscale – nella giornata di ieri, prima, il ministro e capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio ha riunito i suoi, poi è stata la volta del ministro e capo delegazione Pd Dario Franceschini chiamare a raccolta i ministri dem. Sul tavolo il rebus Iva. “Il blocco dell’Iva è solo il punto di partenza, ora lavoriamo per altre misure per gli italiani” la posizione del M5S. “Aumentare l’Iva è uno schiaffo ai consumatori, specie ai più poveri. E porta alla recessione. Ecco perché Italia Viva è contro”, dichiara Matteo Renzi. “Avviso ai naviganti: la smania quotidiana di visibilità logora i governi. Si inventano litigi sull’Iva, quando nessuno vuole aumentarla, solo per avere qualche riflettore acceso”, replica a distanza Franceschini.
“A noi basta non aumentare l’Iva. Stanotte proponevi di aumentare di 5 o addirittura 7 miliardi di euro il gettito Iva. Se hai cambiato idea, buon segno!”, ribatte Luigi Marattin per Italia Viva. Ma a dare un taglio alle polemiche ci aveva pensato già qualche ora prima il premier Giuseppe Conte. “Ho una notizia per voi: non ci sarà nessun aumento dell’Iva. Il mio obiettivo è dare più soldi in busta paga ai lavoratori dipendenti, contrastare l’evasione fiscale, modernizzare il Paese, realizzare una vera ‘svolta verde’, procedere con la digitalizzazione, promuovere gli investimenti. Questo abbiamo scritto nel programma e questo, passo dopo passo, realizzeremo. Dobbiamo far volare l’Italia”.
TUTTI D’ACCORDO. Anzi promette, il presidente del Consiglio, l’obiettivo è far calare l’Iva su bollette, pane e latte. Obiettivo rimane quello di dare una spinta a chi è in difficoltà. “Vogliamo perseguire un family Act che metta ordine a tutta la selva di agevolazioni e tax expenditures a favore delle famiglie”, dice Conte in conferenza stampa dopo il varo della Nota, “vogliamo dare un segnale anche alle persone con disabilità e lo faremo con l’adozione di un codice”. E l’approvazione della cornice entro cui verrà impostata la manovra pare a fine serata mettere d’accordo veramente tutti. “Abbiamo voluto questo governo per riaprire una stagione di sviluppo, crescita e giustizia sociale. Una situazione difficile ma siamo sulla strada giusta”, commenta il numero uno del Pd Nicola Zingaretti.
“Un buon Consiglio dei ministri oggi. Manteniamo l’impegno di non aumentare l’Iva, per restituire credibilità alla politica e fiducia al Paese”, dichiara il ministro dell’Agricoltura e capo delegazione di Italia viva, Teresa Bellanova. “Manovra economica truffa, con miliardi di nuove tasse. Hanno già tradito tutte le promesse fatte ad agosto”, borbotta il leader della Lega Matteo Salvini.