Prima l’intervista che Massimo De Rosa, capogruppo M5S in Regione Lombardia, ha rilasciato proprio a questo giornale (leggi l’articolo). E poi la lettera vergata da Giuseppe Conte e affidata alle colonne del Corriere della Sera (leggi l’articolo). C’è una certezza in questo scambio epistolare a distanza: il Nord – e in particolare la Lombardia – è e sarà una priorità per il nuovo Movimento cinque stelle. L’aveva chiesto De Rosa e l’ha ribadito e confermato Giuseppe Conte. “Le parole del presidente – spiega ancora De Rosa a La Notizia – confermano l’attenzione su questa zona d’Italia, e ne siamo felici”.
Conte, però, dice anche chiaramente che sono stati commessi troppi errori in passato.
È vero, ne siamo consapevoli. Però le parole di Conte dimostrano che non c’è solo un mea culpa, ma un voler andare oltre, un volersi rimboccare le maniche e offrire soluzioni chiare e concrete ai cittadini lombardi, più incisive: dai fondi per la ricerca universitaria a proposte per le imprese fino a un’alternativa alla riforma sanitaria pensata da questa giunta, che è a dir poco indecente.
Dunque anche lei è convinto che errori in passato siano stati commessi.
Credo soprattutto da un punto di vista comunicativo. Mi spiego: insistere solo e soltanto su alcuni temi in alcune regioni come la Lombardia si è dimostrato controproducente.
Cosa intende?
Penso al Reddito di cittadinanza. È ovviamente indubbio che la norma è stata fondamentale, anche per molti cittadini lombardi. Ma questo è purtroppo un tema che qui ha avuto poco appeal. Bisogna parlare anche di idee per le start-up innovative, di cuneo fiscale, di aiuti alle imprese, di fondi alla ricerca e di collegamento tra mondo universitario e imprese. Ecco, troppo a lungo questi temi – che pure fanno parte dei nostri princìpi – sono stati messi troppo in secondo piano. Se riusciamo a recuperare questi temi, e Conte mi pare che nalla lettera inviata al CorSera offre diversi spunti a riguardo, possiamo recuperare il terreno preso. Credo che la sostenibilità sia la strada giusta da intraprendere.
Conte ha anche parlato di una legge speciale per Milano. Cosa ne pensa?
È senza ombra di dubbio un’idea interessante che ovviamente dev’essere sviluppata. Non c’è dubbio che Milano sia uno dei centri di traino dell’economia italiana e dunque, specie dopo la pandemia e tutto quello che abbiamo vissuto, pensare a delle norme ulteriori che aiutino la metropoli, potrebbe essere un’ottima idea.
Se la Lombardia è uno dei laboratori-chiave del nuovo Movimento, crede sia fattibile un’intesa con Pd e Leu?
Le condizioni ci sono tutte. Ovviamente però fondamentali sono i programmi. E, dopo i programmi, la serietà delle persone. Credo che, al di là di una campagna elettorale che si può fare assieme, il difficile arriva quando si amministra: se non ci si fida fino in fondo delle altre forze politiche che sono in un’ipotetica coalizione, poi diventa difficile governare. Credo, dunque, che per ragionare a una solida coalizione interna al centrosinistra, bisogna prima superare vecchie acredini e fidarsi totalmente delle altre forze politiche. Ma siamo certamente sulla strada giusta.
Tanto si è discusso della necessità che il nuovo Movimento parta dai territori. A riguardo quale crede sia l’organizzazione che Conte deve dare?
Guardi, io credo che già col nuovo statuto si è fatto un importante passo in avanti. Ora c’è uno schema chiaro di organizzazione, una catena di responsabilità per cui se qualcosa non funziona è subito comprensibile cosa è sbagliato. Per il resto, conteranno le persone.
In che senso?
Non bisogna cadere nel rischio che i ruoli di responsabilità siano affidati alla solita cerchia romana, ma occorre premiare e valorizzare portavoce e attivisti locali che tanto si spendono per il bene del Movimento. Ma sono certo che questo Conte lo sa.
A proposito di Conte, è in programma un incontro col presidente?
Ci siamo sentiti molto in questi giorni. Ci troviamo completamente allineati su ciò che bisogna fare: è tornato quello spirito di squadra che ha resto grande il Movimento. Sicuramente a settembre riusciremo ad incontrarci.