Volano insulti al vetriolo tra l’allenatore del Chelsea, Antonio Conte, e quello del Manchester United José Mourinho, che soffrirebbe – secondo l’offesa rivoltagli dal tecnico italiano – di “demenza senile”.
Che i due allenatori, oggi in Premier League, non si fossero mai amati, è noto a chiunque. Ma adesso la polemica è esplosa. La miccia l’ha accesa l’ex allenatore dell’Inter che ieri, smentendo le voci su un suo prossimo addio ai Red Devils, aveva detto che non aveva bisogno di “comportarsi come un clown a bordo-campo” per dimostrare la sua passione per il ManUtd. Un commento che da molti era stato interpretato come un diretto attacco a Conte, famoso ormai anche in Inghilterra per la teatrale gestualità con cui segue le partite del Chelsea. Pur senza essere nominato direttamente, lo stesso Conte ha evidentemente mal digerito la risposta di Mourinho. E oggi, alla prima occasione utile (la conferenza stampa di vigilia all’impegno di Coppa d’Inghilterra a Norwich), ha replicato con stizza alle parole del portoghese, ricordando la famosa esultanza di Mourinho nel 2004, quando allenava il Porto, proprio all’Old Trafford.
“Penso che (Mourinho, ndr) debba guardare il suo stesso passato, forse stava proprio parlando di se stesso? – la replica sarcastica dell’ex Ct dell’Italia -. Capita che qualcuno possa scordare cosa ha detto o cosa ha fatto in passato, o anche quali comportamenti abbia avuto. Certe volte è colpa della demenza senile quando dimentichi il passato”.
Il Chelsea ha cercato di metterci una pezza, sostenendo che Conte intendesse riferirsi a una presunta “amnesia” e non “demenza senile” dello Special One. Anche se la parola è stata pronunciata da Conte proprio in italiano. Non è escluso a questo punto che la Premier League possa decidere di sanzionarlo con una multa o una squalifica.
“È vero ho festeggiato gol correndo per 50 metri, ho festeggiato gol scivolando sulle mie ginocchia o saltando in mezzo al pubblico. Ma io non mi sono liberato di queste cose, soprattutto se abbiamo segnato un gol vittoria in un momento specifico, non mi sono liberato dall’avere reazioni fuori controllo”, ha replicato Mourinho. “Quello che stavo cercando di dire – ha aggiunto – è che mi sono comportato male un paio di volte in passato, ma in questo momento riesco a controllarmi meglio. Ma questo non significa che la mia passione non sia la stessa”. Poi è arrivata la stoccata, pesante, nei confronti di Conte. “Quello che non mi è mai successo e non accadrà mai è di essere squalificato per calcioscommesse”, le parole dello Special One che poi ha ribadito: “Non è mai successo e non accadrà mai”.