Dalla legge elettorale, al presidenzialismo, dalla leadership nel Movimento fino alla futura coalizione. Non si è tirato indietro ad alcuna domanda Giuseppe Conte, ospite ieri ad Atreju alla canonica festa di Fratelli d’Italia. (qui il video).
“Sulla legge elettorale – ha detto l’ex premier – la mia opinione è che non esista quella ideale: interpreta il momento storico che vivi. Io mi permetto di dire che in questa fase storica in cui ci sono tante differenze e sensibilità diverse penso a un proporzionale con soglia al 5%”.
Conte però ha anche spiegato di non credere alla possibilità di una fase costituente: “Mi permetto di dire che ho avanzato delle proposte: serve qualcosa di concreto: firmiamo la sfiducia costruttiva, senza cambiare l’impostazione generale, facciamo come in Germania”, ha detto.
“Poi potremmo introdurre che si prende la fiducia a camere congiunte, terzo possiamo ragionare sul premier che abbia la possibilità di revocare il mandato dei ministri. Serve stabilità: non possiamo avere un governo che duri un anno”.
Sull’ipotesi di andare a votare prima della fine della legislatura, Conte ha frenato: “Gli elettori devono votare ma una volta usciti da un contesto di emergenza: non mi auguro una legislatura dove si vada a votare ogni anno”.
Soprattutto, l’avvocato del popolo non si è tirato indietro neanche di fronte al tema della leadership in coalizione: “A tempo debito decideremo il criterio migliore, ma non mi spaventa l’ipotesi di fare delle primarie”. Lanciando di fatto anche la sua candidatura.