Tra Antonio Conte e l’Inter tira aria di divorzio. Lo scrive oggi la Gazzetta dello Sport sostenendo che tra i suoi sostituti si fanno i nomi di Simone Inzaghi, Sinisa Mihajlovic, Maurizio Sarri o Massimiliano Allegri.
Conte-Inter, divorzio in 48 ore?
Per la società non c’è alternativa. Bisogna ridurre i costi e dunque, anche fare qualche sacrificio. Come quello di cedere uno dei big e non spendere troppo sul mercato quest’anno, quando l’Inter affronterà la Champions League da campione d’Italia. E questo (e qualcos’altro) a Conte non va proprio bene. Ecco perché alla fine il divorzio, l’addio, ci sarà. Ed ecco il motivo per cui Marotta, si sta già guardando intorno.
La società deve far tornare i conti con le cessioni, le plusvalenze, i risparmi e i tagli. Per questo punta a un ridimensionamento che però preveda anche la possibilità di competere per gli obiettivi stagionali. Ma il tecnico già da tempo aveva fatto sapere di non aver voglia di rimanere in un progetto ridimensionato. Per questo se ne andrà. E senza troppi rimpianti, a quanto pare:
Non ci sarà bisogno del famoso summit di gruppo con Zhang e i dirigenti, se ci sarà occasione ancora per un incontro col presidente, sarà probabilmente solo per stringersi la mano e salutarsi.
Intanto c’è necessità di chiudere in fortissimo attivo il prossimo mercato, grazie a una plusvalenza che deve arrivare 100 milioni: “L’Inter ha diversi giocatori sacrificabili, ma è difficile prevedere che possa essere raggiunto l’obiettivo senza la cessione di un big o comunque qualche titolare. L’altra missione è abbattere il monte stipendi del 15-20 % rispetto all’attuale. Non attraverso la richiesta di tagli degli emolumenti esistenti, ma attraverso il mercato”.
Chi andrà via con Conte: Lautaro Martinez e Lukaku
Candidati ad andare sono Lautaro Martinez e Lukaku. Così come Hakimi, che piace al Paris Saint Germain. Intanto i segnali rischiano di confondere i tifosi nerazzurri. “Tutti insieme”, ha scritto Conte oggi pubblicando su Instagram alcune foto della festa scudetto, tra le quali anche una insieme a tutta la dirigenza, dal presidente Zhang all’ad Beppe Marotta, oltre che il ds Piero Ausilio.
Resta infatti l’obiettivo del club per quanto riguarda il contenimento dei costi (nell’ordine del 15% circa), con le operazioni che potrebbero partire dai giocatori meno utili al progetto, da Vidal a Sanchez, oltre ad alcuni calciatori in scadenza (come Young e Kolarov) a cui non sarà rinnovato il contratto.