“La tragica esperienza del coronavirus ha unito i nostri Paesi, abbiamo condiviso l’impegno verso i nostri cittadini per una risposta rapida al Covid, questo impegno è un obbligo morale verso le migliaia di persone morte. Entrambi i Paesi stanno subendo molte perdite”. E’ quanto ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi a margine dell’incontro bilaterale col premier spagnolo Pedro Sanchez.
Incontrando i giornalisti Conte è tornato a parlare della pandemia e dei suoi effetti economici e della necessità di una risposta efficace che per il premier deve essere fornita dall’Unione Europea: “Ricette nazionalistiche – annota – non hanno plausibilità di offrire soluzioni” ribadendo l’esigenza di ricevere gli aiuti “senza ritardi, i nostri cittadini non possono aspettare” e indicando una data, il primo gennaio 2021.
“I nostri Paesi – riconosce il presidente del Consiglio – stanno attraversando una fase di particolare difficoltà, una situazione critica: con questo incontro bilaterale vogliamo dimostrare che rispettando regole e precauzione la vita, anche politica, sociale ed economica, può continuare”. E parlando di misure, anche in riferimento ai rapporti agitati emersi nei giorni scorsi con gli enti locali, Conte chiarisce: “Le misure restrittive possono essere decise a livello territoriale da sindaci e presidenti delle Regioni. Ma bisogna mantenere un coordinamento nazionale e una collaborazione costante in particolare con il ministro della Salute”.