Ieri Report ha mandato in onda il servizio su Gianmario Ferramonti e sugli sms inviati a Maria Elena Boschi in cui ha detto “Se buttano giù questo cretino di Conte, una mano gliela diamo (…) qualche milione di voti ce l’abbiamo”. Ora puntualizza: “Quel messaggio l’avevo mandato alla Boschi per farlo avere a Matteo Renzi. Le stesse parole le ho mandate anche a Denis Verdini”.
Il servizio di Report su Gianmario Ferramonti e Maria Elena Boschi
La Boschi ha detto di non aver mai risposto ai messaggi di Ferramonti. Lui sostiene di aver frequentato moltissime massonerie senza mai affiliarsi ad alcuna di esse. In più, è andato in carcere nel 1996 per l’inchiesta Phoney Money, una gigantesca truffa finanziaria da 20mila miliardi di lire scoppiata come una bolla di sapone, e in parallelo è stato indagato come promotore di una rete di spionaggio internazionale: tutte le ipotesi sono cadute con un’archiviazione.
Di solito quelli come Ferramonti le cronache li definiscono “faccendieri”. Tre anni fa Ferramonti ha scritto una lettera aperta a Berlusconi: “Silvio, ricordati che l’idea primigenia di fondare Forza Italia è mia, ho una cassetta registrata in cui il tuo segretario Guido Possa lo dice chiaramente”. In più si parla anche di un video pubblicato a Natale 2019 sul canale Youtube della Marea Loja Nationala Romana dal titolo “Nuova propaganda massonica 3.
“Ci scriviamo, non ci parliamo”, ha chiarito un attimo dopo Ferramonti. “E la stai consigliando anche su questa fase?”, chiede Mottola. “Be’ – spiega Ferramonti – gli avevo dato una piccola notizia, che se buttavano giù questo cretino di Conte magari gli davamo una mano, vediamo”. “Ma gli davate una mano chi voi?”. “Allora, qui hai un rappresentante di Confimpresa – e Ferramonti indica un uomo, oscurato da Report, seduto alla sua destra davanti alla telecamera nascosta –, qui hai un rappresentante di Confimea, della Cifa – e indica se stesso… – Insieme qualche milione di voti ce l’abbiamo, no? E se decidiamo…”. “Spostarli sulla Boschi?”, chiede il giornalista. “Chi sarà al momento giusto al posto giusto…”, dice lui.
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“Se buttano giù questo cr… di Conte un milione di voti ce l’abbiamo da dargli”
Nel colloquio tra i due poi si parla di Cecilia Marogna, ex collaboratrice del cardinale Angelo Becciu. E anche di Francesca Immacolata Chaouqui e Francesco Pazienza. Nel frattempo a Report è arrivata anche la replica di Boschi. Che dice che nei mesi di gennaio e febbraio” ha “ricevuto diversi messaggi telefonici da un numero che non conoscevo ma che, secondo il mittente, corrispondeva all’utenza di tal Gianmario Ferramonti. Non ho mai risposto ai suddetti messaggi – ha assicurato Boschi, né parlato con il sig. Ferramonti, men che mai della crisi di governo”.
Va sicuramente sottolineato che la frase sui milioni di voti da spostare appare una millanteria. Anche perché non basta certo avere un’associazione qualsiasi per riuscire a spostarli. E di certo gli associati a queste realtà non possono in alcun modo obbligare a votare nessuno.
Ferramonti ha offerto un milione di voti a Boschi per far cadere Conte?
Nel caso di Confimpresa si parla della “Confederazione Italiana della Piccola Media Impresa e dell’Artigianato – è l’Associazione che rappresenta e tutela gli interessi delle imprese con iniziative, servizi ed interventi politico sindacali”.
Confimea imprese invece “è una Confederazione datoriale di piccole e medie imprese italiane che associa oltre 240.162 aziende per un totale di 2.471.734 addetti e rappresenta un interlocutore importante per le Istituzioni, il Sindacato e per il mondo imprenditoriale”.