Gianluca Castaldi, senatore del M5S ed ex sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, si dichiara “molto soddisfatto” dell’incontro tra il leader dei pentastellati, Giuseppe Conte e il premier Mario Draghi.
Conte, dice a La Notizia, non poteva fare una sintesi migliore delle nostre istanze e la lettera che ha consegnato al presidente del Consiglio tocca tutte quelle tematiche sociali che sono poi quelle del Movimento. Ovvero “le ragioni ultime per cui noi 5Stelle facciamo politica”: welfare, ambiente, riforme. Ora l’attesa è per le risposte che verranno da Palazzo Chigi che dovrà fornire “motivazioni e rassicurazioni per giustificare la nostra permanenza al Governo”.
Senatore che voto dà a Conte?
“Direi il massimo. Io sono molto soddisfatto perché la lettera che ha consegnato a Draghi racchiude un po’ tutta la sintesi delle posizioni e delle battaglie che abbiamo portato avanti sino a oggi. Parla di tematiche concrete per la cittadinanza in difficoltà e dunque: salario minimo, Reddito di cittadinanza, Superbonus. Tematiche che incidono sulla vita dei cittadini. Ed è anche corretto aver dato a Draghi il tempo di riflettere per darci risposte serie su questi temi”.
Conte ha chiesto risposte entro il mese di luglio.
“Ripeto è il minimo. Il presidente ha chiesto al premier di dare una mano alla nostra cittadinanza. Non deve rispondere domani, le domande sono tante e complesse. Ma è opportuno che una forza come la nostra abbia risposte da Draghi in un tempo ragionevole per avere una motivazione che giustifichi il sostegno al suo Governo. Che sono, in ultima analisi, le motivazioni per cui noi peraltro facciamo politica. Non abbiamo dato diktat su come risolvere i temi che abbiamo posto ma cerchiamo rassicurazioni sulla volontà di affrontarle con serietà, tenendo conto delle varie sensibilità parlamentari”.
Alessandro Di Battista è stato molto duro sul mancato strappo del Movimento col Governo. Vi ha accusato di essere pavidi e autolesionisti.
“Non voglio commentare Alessandro che ha un punto di vista esterno diverso dal nostro che abbiamo la responsabilità di stare in maggioranza secondo una scelta presa con i nostri iscritti. Spesso, è vero, ci stiamo dentro con difficoltà. Ma la strada intrapresa da Conte è quella giusta. Il suo compito è quello di fare sintesi e lo ha fatto nel migliore dei modi. E lo dico io che dal mio punto di vista sono uno che come Alessandro pensa che sarebbe meglio uscire dall’Esecutivo. Ma questo non significa che dobbiamo portare avanti opinioni personali ma che le dobbiamo esporre e che a lui spetta il ruolo di far sintesi e, ripeto, è stato veramente perfetto”.
Conte ha chiesto di mettere il Reddito di cittadinanza al riparo dai continui attacchi.
“Cosa che mi pare sacrosanta. È una misura che continua a essere bersagliata dalle altre forze politiche perché è la più facile da attaccare, perché dà una mano alle persone che non ce la fanno, che non hanno voce. Noi siamo sempre disponibili ad apportare miglioramenti ma non si può mettere in discussione uno strumento di sostegno alle persone che non ce la fanno, così come dobbiamo decidere anche sul salario minimo. Perché non è possibile che gente che lavori sia ugualmente povera. Molti percettori del Reddito di cittadinanza sono persone che lavorano, appunto lavoratori poveri. Conte ha toccato i punti necessari per aiutare la cittadinanza senza mettere peraltro Draghi in difficoltà sulla politica internazionale o su altri fronti”.
Come pensate di far passare il salario minimo data l’ostilità delle destre e di Italia viva?
“C’è già un ddl in Senato dove il Parlamento si può muovere in maniera libera e autonoma. Ci sarebbe anche l’opzione del decreto ma sarebbe preferibile un percorso parlamentare in cui le forze politiche possono con emendamenti modificare”.
Conte ha chiesto maggiore rispetto nei confronti del Parlamento con l’introduzione di una clausola per ogni legge di delegazione.
“Spesso ci sono stati accordi parlamentari che poi sono stati smentiti dalle posizioni del Governo che si è messo di traverso. Questo non è corretto in una Repubblica parlamentare come la nostra dove se il Parlamento fa sintesi il Governo deve, secondo quanto prevede la Costituzione, seguire la volontà parlamentare. Conte ha chiesto perciò che il Governo non sia oppressivo rispetto alla volontà espressa dalle Camere”.
Sul decreto Aiuti il Governo ha deciso alla Camera di mettere la fiducia. Ma ci sono molte norme a voi indigeste, dalla stretta al Reddito di cittadinanza al termovalorizzatore a Roma, passando per il Superbonus e il prezzo del gas.
“Ma ci sono sempre i modi per rassicurarci su alcune tematiche che ora sono passate in una formula che non ci è gradita”.
Per volontà dell’Europarlamento gas e nucleare entrano a far parte della tassonomia green.
“È uno schiaffo per i cittadini europei. Pazzesco che gas e nucleare facciano parte di qualcosa che dovrebbe escluderle. Lo reputo uno scempio rispetto alle nuove generazioni e a quello che dobbiamo lasciare ai nostri figli”.
La maggioranza Ursula si è spaccata. Gli italiani si sono divisi. Italia viva ha votato con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia per includerli.
“Italia viva porterà sulla coscienza non solo il disastro che sta facendo in Italia ma anche quello che sta facendo in Europa con numeri irrisori che però fanno pendere la bilancia dalla parte sbagliata della storia”.