A meno di una settimana dalle Amministrative del 12 giungo, il leader M5S, Giuseppe Conte, tira le somme sul percorso politico avviato con il Partito democratico per la costruzione di un’alleanza programmatica, partendo dalle primarie di coalizione in Sicilia.
CONTE APPESO AL RICORSO
Un percorso sul quale, tuttavia, oltre alle obiettive difficoltà organizzative che hanno ritardato, pregiudicandolo, il lavoro di preparazione delle liste e delle candidature del Movimento (solo tre candidati sindaci nei capoluoghi al voto), pesa anche un’altra incognita. La discussione al Tribunale di Napoli, prevista per domani (martedì 7 giugno), del ricorso presentato contro la votazione-bis degli iscritti che ha sancito, per la seconda volta, l’elezione di Conte dopo che i giudici avevano già annullato i risultati del primo scrutinio.
“Il percorso che si sta compiendo sulle primarie in Sicilia è un percorso corretto, che muove dai programmi, dalla definizione delle misure programmatiche che servono alla Sicilia e quindi dai contenuti”, ha detto ieri Conte parlando con i cronisti a Palermo.
“Si sta passando adesso a definire le regole per individuare l’interprete migliore per realizzare questo piano – ha aggiunto il leader M5S –. C’è un confronto in atto e sarebbe la prima volta che delle forze politiche come il Pd e i Cinque Stelle si confrontano e si ritrovano a condividere questo percorso di selezione dei candidati. È un’esperienza inedita, lasciateci confrontare, troveremo sicuramente una soluzione”.
Sarà un test, quello delle Amministrative, replicabile anche alle prossime Politiche? “Per le politiche – ha tagliato corto Conte – fortunatamente c’è tempo”. Carte bollate e ricorsi permettendo, s’intende.