L’alleanza tra M5S e Pd in Lombardia si può fare. “Se il Pd vuole dimostrare di aver fatto tesoro di errori passati noi ci siamo, se si vuole sedere al tavolo di confronto, noi siamo disponibili, qui come altrove, ma dobbiamo farlo con criterio e metodo”. Parola del presidente M5S Giuseppe Conte in videocollegamento alla conferenza stampa del gruppo lombardo.
L’alleanza tra M5S e dem in Lombardia si può fare. Conte: “Se il Pd vuole dimostrare di aver fatto tesoro di errori passati noi ci siamo”
Ma su come farlo il Movimento 5 Stelle mette dei paletti. Spiega Conte: “Non possiamo mischiare le squadre, per usare il gergo calcistico, e magari correre dietro alla candidatura di Letizia Moratti. Non si battono le forze di destra, o di centrodestra che dir si voglia, con candidati di centrodestra. Rispetto tutti i candidati, ma noi abbiamo un’altra prospettiva politica, abbracciamo un’altra visione. Vogliamo interpreti che sappiano partire convintamente da sensibilità ben riconosciute sui temi che per noi sono qualificanti. Queste proposte si costruiscono indicando personalità politiche adeguate, non prelevandole da altri schieramenti dopo averne contrastato politiche e scelte per anni”.
Il punto centrale ovviamente sarà la sanità: “Non si potrà che partire dalla sanità e dalle ferite lasciate aperte dalla pandemia – spiega Conte – e dalla gestione che ne è conseguita. I consiglieri regionali hanno portato avanti una battaglia per dire che la sanità non è un business ma neppure un’occasione di profitto. Il M5S ha alzato la voce più volte per dire che la santità non è una tavola imbandita per l’interesse di pochi con potentati economici, per cercare qualche poltrona o per il malaffare. La sanità deve essere un diritto per tutti i cittadini e abbiamo bisogno di investimenti nella sanità pubblica in un momento in cui ci è stata preannunciata una manovra che di fatto non farebbe tesoro di quello che abbiamo scoperto durante la pandemia: di essere molto vulnerabili nella risposta alle emergenze”.
Ed è proprio sui temi che i grillini vogliono basare il confronto con i Dem: “Noi in questo momento non vogliamo discutere Majorino sì Majorino no. Me ne ha parlato molto bene una persona molto vicina ai temi che stanno a noi a cuore, quindi nulla da dire sulla persona, ma il M5S non accetta di discutere di candidati né vuole anticipare e accettare di decidere l’interprete migliore prima di aver definito qual è il programma migliore. Non siamo disponibili, con tutto il rispetto per le scelte fatte da altre forze politiche, ma non siamo la succursale di nessuno”.
Conte spiega che “come abbiamo fatto altrove, stiamo parlando di programmi, di una proposta seria per la Lombardia, il nostro confronto con le altre forze politiche sarà sui punti che presentiamo, dopo di che vedremo se ci sono forze politiche che accetteranno la discussione su quei punti”. “Noi stiamo elaborando una proposta per la Lombardia, come abbiamo fatto per il Lazio, non rinunceremo ai nostri principi e ai nostri valori” ha aggiunto “i nostri valori non sono negoziabili. I cittadini premiano chi porta in campagna elettorale un programma chiaro”.
Sulla possibilità del M5S di appoggiare il candidato del Pd Majorino Conte ha chiarito “prima si discute il programma, quella del candidato è una questione da accantonare. In questo momento non accettiamo di discutere del tema della candidatura, ci interessano i programmi”. Fuori dal politichese però in sala stampa tutti sono convinti che l’alleanza si farà. Anche perché le idee di Majorino e M5S convergono sui temi fondamentali (sanità, trasporti, welfare) e perché ora i numeri dicono che si potrebbe davvero rovesciare la destra in Lombardia.
“Un’ottima giornata perché finalmente si è parlato di temi, delle cose che interessano veramente alla gente. Ora sta al Pd decidere se aprire una discussione sui temi”, dice il consigliere regionale Dario Violi.