Il premier Giorgia Meloni è stata accolta, questa mattina, dalle proteste al Congresso della Cgil in corso a Rimini. Il gruppo di minoranza interna del sindacato guidato da Maurizio Landini, ha atteso il presidente del Consiglio in presidio davanti all’ingresso del Palacongressi.
Il premier Giorgia Meloni è stata accolta dalle proteste al Congresso della Cgil in corso al Palacongressi di Rimini
“Meloni: non in nostro nome. Cutro: strage di Stato” uno degli striscioni mostrati all’esterno del Palacongressi di Rimini dove è in corso il Congresso della Cgil. Per terra tanti peluche che, ha spiegato la dirigente della Cgil e portavoce di “Radici del sindacato” minoranza interna, Eliana Como, “vogliamo portare in sala e mettere nelle prime file davanti al palco. Quando parlerà Meloni, usciremo in silenzio, forse intonando Bella ciao”.
“Ci sedemmo dalla parte del torto perché gli altri posti erano occupati”, si legge su uno degli striscioni srotolati per terra davanti al Palacongressi di Rimini, in mezzo ad alcuni peluche. “La protesta dei peluches contro il cinismo, la cattiveria e il razzismo di un governo fascista: portami dentro lasciami li quando Meloni parla”, recita un altro striscione”.
“Noi siamo quella parte del sindacato che fin da subito ha espresso contrarietà alla partecipazione di Giorgia Meloni al congresso”, ha spiegato Como. “L’assemblea – ha detto la dirigente della Cgil – è il luogo della nostra discussione. Non è il luogo dove invitare Giorgia Meloni. La cultura politica di Giorgia Meloni è inconciliabile. Oggi parleranno i peluche per noi. Non fischieremo non le regaleremo la soddisfazione di dire che prima viene invitata e poi fischiata”.
Meloni: “Penso che sia giusto esserci”
“Non so che accoglienza aspettarmi in ogni caso penso che sia giusto esserci” ha detto, al suo arrivo a Rimini, il presidente del Consiglio Meloni.