Le Lettere

Congiura del silenzio

Congiura del silenzio

Ma quando Macron e Starmer cercano paesi “volenterosi” per mandare soldati in Ucraina, non pensano ai nostri ragazzi, ai loro figli? E i giornali perché non scrivono che queste sono politiche criminali?
Ursula Sasso
via email

Gentile lettrice, credo di aver già detto tutto il male possibile della nostra stampa. Ho lavorato 40 anni nei giornali e nei tg, non solo italiani, e non avevo mai visto lo spettacolo di ipocrisia collettiva e criminale che si vede oggi per l’Ucraina e per l’eccidio in atto a Gaza su cui da un anno e mezzo i giornali calano cortine fumogene per non infastidire il premier ebreo Netanyahu, ricercato dal Tribunale dell’Aja come criminale di guerra ma invitato a Washington, Parigi e Berlino da Trump, Macron e Merz. Però la gente capisce lo stesso. Un sondaggio de La Stampa del 30 marzo ha squarciato (penso involontariamente) uno dei veli d’ipocrisia, rivelando che il 94% degli italiani è contrario all’invio di truppe europee. Sarebbe stato stupefacente l’opposto. Eppure, sull’argomento è calato il silenzio quasi totale di stampa e tv. Ma c’è di più: solo il 12,8% è favorevole a inviare armi a Kiev e solo il 35,7% a inviare aiuti umanitari: significa che il 64,3% non vorrebbe donare neppure cibo e medicinali, altro che “volenterosi”. Il pensiero unico del regime europeo non è riuscito a spegnere i cervelli della gente. Non diversi i risultati di un sondaggio del Corriere della sera del 15 marzo. Pagnoncelli scriveva: “Vediamo un netto calo del sostegno all’Ucraina: era il 57% all’inizio del conflitto, è il 32% attualmente”. Anche su quello, congiura del silenzio nel resto della stampa.