Sulla questione sbarchi, Ong e migranti il decreto sicurezza bis è la cartina di tornasole dei rapporti tra Lega e M5S. E non c’è dubbio che i due alleati di governo abbiano superato con successo la prova che li attendeva a Montecitorio. Ieri scadeva il termine per la presentazione degli emendamenti nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia: in tutto ne sono stati depositati 547. Il numero più alto è arrivato da FI (160), 21 dalla Lega, 44 da M5S (non tutti concordati con l’alleato, alcuni presentati da singoli deputati), 128 da FdI, 15 da LeU, 119 dal Pd.
D’ACCORDO SU TUTTO. Tanto il Carroccio quanto i pentastellati sono da tempo per un inasprimento delle misure ma l’esito non era affatto scontato anche per la presenza all’interno del Movimento di una fronda attenta a non concedere troppo spazio al leader del Lega, Matteo Salvini. In effetti, in prima battuta, la Lega ci ha provato a dare l’esclusiva sul tema al suo leader ma il M5S ha bloccato quello che è parso “un blitz”. Nel mirino dei grillini un emendamento che assegnava al ministro dell’Interno ulteriori poteri relativamente ai trasbordi e agli sbarchi di migranti irregolari. Ma alla fine è saltato. La Lega ha messo pure nero su bianco l’innalzamento delle sanzioni fino a un milione di euro a carico delle navi che non rispettano i divieti.
Su quest’ultima proposta sembrava non ci fosse l’ok dei grillini ma una nota M5S in serata ha chiarito: “In merito al decreto Sicurezza ribadiamo che siamo per l’aumento delle sanzioni e la confisca immediata delle navi”. E nel pacchetto dei 21 emendamenti presentati dal Carroccio si prevede la confisca immediata della nave che soccorre i migranti e viola le norme (da subito e non più in caso di reiterazione) procedendo immediatamente al sequestro cautelare, e infine l’arresto del capitano della nave. Stretta anche sui rimpatri: il giudice può ordinare l’espulsione del migrante quando sia condannato alla reclusione per un tempo superiore a un anno, e non ai due anni come previsto ora.
Anche il M5S ha presentato un emendamento che ricalca quello del socio di governo per la confisca immediata delle navi. La proposta prevede che, dopo il sequestro, le imbarcazioni vengano assegnate alla polizia o alla protezione civile e che venga istituito un registro presso il Mit delle navi confiscate. La grillina Anna Macina ha dichiarato: “Come gruppi siamo d’accordo su tutto”. Salvini, che a suo dire non si aspetta sul testo sorprese dall’alleato di governo, ha confermato che “nonostante i ‘Trenta e i 44’ il Governo va avanti”, riferendosi al ministro della Difesa e ai 44 emendamenti al provvedimento.
Nei giorni scorsi a tenere banco erano state le polemiche tra il ministro dell’Interno e la collega della Difesa, Elisabetta Trenta sulla missione Sophia. Senza la quale secondo Trenta sarebbero tornate, così come si sta verificando, le Ong. “Falso, la missione ha portato in Italia migliaia di migranti”, ha replicato Salvini. Ad attaccare il numero uno del Viminale era stato anche il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano (M5s): “Se ti senti Maradona e poi giochi come un Higuain fuori forma è un serio problema”. Stanco dei continui rimpalli di responsabilità il premier Giuseppe Conte ha deciso di convocare per oggi un vertice che metta ordine. L’intesa di ieri a Montecitorio potrebbe rendere l’incontro più leggero. “Se arrivano altre idee son ben contento, non sono mica geloso io”, ha commentato Salvini.