Feltri litiga da solo, Salvini e Meloni tanto per cambiare litigano tra loro e Calenda sostiene una filoputiniana. Ecco il nostro bestiario elettorale.
FELTRI CONTRO FELTRI
Mirabolante scambio di tweet sull’account di Vittorio Feltri che, nella migliore delle ipotesi, deve essersi dimenticato di usare l’account falso che usa per offendersi. Feltri scrive: “Ma come si fa a spacciare per fascista il saluto romano che ha un paio di millenni alle spalle?”. Feltri si risponde: “A te invece conviene dormire così eviti di scrivere cazzate”. E Feltri si risponde ancora: “Ricordati le gocce”. Se si dovesse scegliere una foto di questa (brutta) campagna elettorale sarebbe Feltri che litiga con Feltri per poter avere materiale con cui scrivere un dolente editoriale sul dibattito che si è “acceso su Twitter”.
LITE A DESTRA SUI NOMI
“Non voglio parlare di ministri. Sono riuscita fino ad oggi a non farlo e domani si chiude la campagna elettorale. Ho in mente alcuni nomi. Se gli italiani decideranno di darci la loro fiducia, lavoreremo per una squadra di governo di altissimo livello”. Dice la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a Mattino Cinque. Risponde Matteo Salvini: “La squadra dei ministri di un eventuale governo di centrodestra “la faremo insieme, siamo una squadra. Non ci sono donne o uomini soli al comando, la squadra si costruisce insieme”. E poi: “Un governo Meloni? Io penso a un governo Salvini”. Questi vanno a sbattere prima ancora di partire.
LA RUSSA MOLLA LA RUSSA
Ignazio La Russa di Fdi ha affidato a Telelombardia le sue reazioni per quanto successo con suo fratello e la vicenda del saluto romano: “Sono incazzato, sia per la storia sia per l’esagerazione e il modo assolutamente abnorme con cui viene trattato un saluto a un defunto che ha chiesto quel saluto e capisco una persona buona come mio fratello che, pur sbagliando, era di fronte a una scelta: faccio come ha detto mio cognato e fratello oppure faccio un mezzo saluto”. Del resto a Romano La russa per fare il saluto fascista bastava aspettare ancora qualche giorno.
BONOMI SI DA’ UNA MANO
Confindustria è pronta a collaborare con il nuovo governo nell’interesse del Paese e intende presentare un piano con interventi contro il caro-energia. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione del Salone Nautico di Genova. Sono coerenti del resto, loro sono sempre dalla stessa parte: quella dei potenti, chiunque sia.
LIBERALI DI CASA NOSTRA
Lucio Di Gaetano, uno di Libero Oltre, un collettivo liberal di quelli che da noi spuntano come funghi, è preoccupato per i giovani: “Come possiamo chiedergli di stare 12 ore in fabbrica, se il nostro stesso idealtipo di “uomo di successo” è giovane, ricco, famoso, eleggibile a ministro degli esteri o delle infrastrutture anche se non ha studiato e non sa fare nulla di nulla di nulla di nulla? Perché i nostri figli dovrebbero accettare mini-lavori e mini-stipendi se li abbiamo riempiti di immagini di “persone come noi” diventate ricche e famose partecipando ad un reality?”. Osano non accettare di fare gli schiavi per colpa della tv. Che vergogna, signora mia.
CALENDA DALLA FILOPUTINIANA
Quelli del cosiddetto terzo polo vedono amici di Putin dappertutto ma Carlo Calenda è volato a Napoli per sostenere la sua candidata Modestino, quella che definí Zelensky un traditore e Von der Leyen une femme de chambre. A proposito di serietà.
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