“Quest’anno sarà molto complesso per tutti, ci sono molte scadenze importanti, come le elezioni europee, e penso anche alla presidenza italiana del G7, quindi chiaramente ci vedrà tutti molto impegnati”. È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa, più volte rinviata e organizzata da Ordine dei Giornalisti e Fnsi a Roma.
“Sulla candidatura alle Europee è una decisione che non ho ancora preso. Mi impegno volentieri in un confronto tv con Elly Schlein”
“Sulla candidatura alle Europee è una decisione che non ho ancora preso”, ha sottolineato il premier Meloni nel corso della conferenza stampa. “La mia eventuale candidatura potrebbe forse portare altri leader a fare la stessa scelta, penso ai leader dell’opposizione: sarebbe anche un test”, ha aggiunto. “Mi impegno volentieri in un confronto tv con Elly Schlein – ha proseguito -, credo sia giusto che il presidente del Consiglio si confronti con il leader dell’opposizione prima delle elezioni europee”.
“Questo è un tema, la stratificazione di problemi che abbiamo che vanno dalla questione delle lungaggini burocratiche ai tempi della giustizia” ha detto Meloni. “L’Italia è una nazione in cui molti investirebbero se avessimo maggiori certezze. Penso che queste siano due riforme che servono, la riforma della burocrazia e della giustizia e le considero due delle mie priorità per il prossimo anno”.
“Il mio obiettivo è che il piano Mattei diventi un modello anche per altri paesi europei e occidentali”
“Quello che secondo me va fatto in Africa non è la carità, è costruire rapporti di cooperazione seri, strategici, da pari a pari e non predatori”. Bisogna, ha aggiunto Meloni nel corso della conferenza stampa, “difendere il diritto a non dover migrare prima del diritto a poter migrare, e questo si fa con gli investimenti e una strategia”. “Il piano Mattei costruisce questa idea: il mio obiettivo è che diventi un modello anche per altri paesi europei e occidentali, perché possano aggregarsi”, ha aggiunto la presidente del Consiglio.
“Le regole del nuovo Patto Ue Migrazione e asilo migliori delle precedenti”
“Considero le regole del nuovo Patto Ue Migrazione e asilo migliori delle precedenti ed è la ragione per cui l’ho sostenuto, pur non essendo una mia priorità” ha proseguito la Meloni. “Il meccanismo è più ‘di garanzia’, ma insisto: il patto non è la soluzione, non troveremo mai una soluzione che metta tutti i Paesi d’accordo”, ha spiegato. “L’unico modo per risolvere il problema è lavorare a monte, non è un lavoro che l’Italia può fare da sola”: sull’Africa “l’Europa deve tornare a concentrare la sua attenzione”, ha aggiunto la premier.
Ddl Concorrenza: “L’appello del Presidente non rimarrà inascoltato”
“Ho letto con grande attenzione la lettera del presidente Mattarella per quello che riguarda il tema del rinnovo delle concessioni degli ambulanti” e, ha detto Meloni, “ovviamente l’appello del Presidente non rimarrà inascoltato. Credo che su questo occorrerà valutare nei prossimi giorni, con gli altri partiti di maggioranza e i ministri interessati l’opportunità di ulteriori interventi chiarificatori sulla materia”.
“I primi a criticare il primo governo che ha avuto il coraggio di fare una tassazione su alcune banche sono quelli che, quando erano al governo, alle banche hanno preferito fare regali miliardari. Vale per il Pd con i famosi decreti ‘salvabanche’ e i salvataggi diretti per miliardi di euro, e vale per il MoVimento 5 Stelle che è stato ‘cintura nera’ di aiuti alle banche”.
Sul Mes il Governo “si è rimesso all’Aula e la ratifica è stata bocciata”
“Il governo” sul Mes “si è rimesso all’Aula e la ratifica è stata bocciata”. “Il Mes è uno strumento che esiste da tempo e io penso che nella reazione dei mercati si legga una consapevolezza rispetto al fatto che è uno strumento obsoleto. Forse la mancata ratifica da parte dell’Italia può diventare un’occasione per trasformarlo in qualcosa di più efficace”.
“Il premierato non toglie potere al Capo dello Stato”
“Non vedo in cosa l’elezione diretta del capo del governo significhi togliere potere al Capo dello Stato e visto che noi abbiamo scelto non toccare i poteri del Capo dello Stato. Si crea secondo me un equilibrio che è un buon equilibrio, si rafforza la stabilità dei governi”.
Protesta della Fnsi sulla legge bavaglio. Molti giornalisti disertano la conferenza stampa del premier
“In questa sala ci sono alcuni banchi vuoti: la Fnsi ha inteso disertare per protesta la conferenza. Una protesta che nella sostanza condivido. Ci allarma l’approvazione di un emendamento che rischia di far calare il sipario sull’informazione in materia giudiziaria”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, in apertura della conferenza stampa di fine anno della Meloni. “Chiediamo di ripensare a fondo la riforma della diffamazione in discussione al Senato – ha proseguito il presidente dell’Odg -; una proposta che non disincentiva in maniera seria le liti temerarie e comprime invece il diritto dei cittadini a un’informazione libera”.