Il calciatore del Genoa, Manolo Portanova, è stato condannato a 6 anni di reclusione dal Tribunale di Siena per violenza sessuale di gruppo in relazione agli abusi su una ragazza minorenne in un appartamento del centro storico del capoluogo toscano.
Il calciatore del Genoa, Manolo Portanova, è stato condannato a 6 anni. A Siena, insieme allo zio e a un amico, abusò di una giovane
Il fatto avvenne la notte fra il 30 e il 31 maggio dello scorso anno. Condannato alla stessa pena anche lo zio del calciatore, Alessio Angella. Entrambi avevano scelto il rito abbreviato. Il terzo indagato, Alessandro Cappiello, che invece ha optato per il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio. Per quest’ultimo il processo inizierà il 21 febbraio 2023.
Il gup del Tribunale di Siena, Ilaria Cornetti, ha accolto tutte le richieste dell’accusa, sostenuta dal pm Nicola Marini, contro il giocatore Manolo Portanova. Oltre ai 6 anni di pena, il giudice lo ha condannato il calciatore anche a una provvisionale di 100.000 euro a favore della ragazza di cui ha abusato, di altri 20.000 euro alla madre della stessa giovane e di ulteriori 10.000 euro all’associazione senese Donna chiama Donna costituitasi parte civile.
L’inchiesta che vede coinvolto Portanova era nata in seguito alla denuncia di una minore che aveva raccontato di essere stata violentata dai tre imputati, tutti maggiorenni, all’interno di un appartamento nel centro storico di Siena dove, nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2021, era in corso una festa privata.
La minore, secondo il racconto fatto agli inquirenti, aveva anche filmato con un telefonino quello che stava avvenendo. Le indagini, coordinate dalla Procura senese, sono terminate a fine marzo con gli interrogatori e gli accertamenti irripetibili sui cellulari degli imputati e della giovane vittima.
La ragazza, a fine luglio, era stata ascoltata dal pm per sette ore nel corso di un interrogatorio semiprotetto sotto forma di incidente probatorio. A settembre la studentessa ha rifiutato un’offerta risarcitoria presentata dalla difesa di Portanova. Nel corso dell’udienza precedente il giocatore, oggi 22enne, aveva rilasciato dichiarazioni spontanee ribadendo la propria innocenza e i suoi avvocati avevano chiesto l’assoluzione di tutti e tre gli indagati.