La presidente dem della Giunta regionale dell’Umbria, Catiuscia Marini, indagata nell’ambito dell’inchiesta sulla concorsopoli nella sanità umbra, con una “pec” alla presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Porzi, ha formalizzato oggi la conferma delle dimissioni da lei già comunicate il 16 aprile scorso e discusse in due sedute della stessa Assemblea. Marini parla di “percorso dettato esclusivamente da ragioni istituzionali, di correttezza e di rispetto per tutti i componenti dell’Assemblea, sia di maggioranza, sia di opposizione, e non certo da ragioni personali”.
La lettera si conclude con i ringraziamenti: alla presidente dell’Assemblea legislativa “per la collaborazione istituzionale di questi anni, al servizio delle istituzioni e della comunità regionale”; ai componenti dell’Assemblea legislativa e al personale di Giunta e Consiglio “che in questi 9 anni mi ha supportato con competenza, rigore e professionalità nello svolgimento del mio complesso mandato istituzionale”.
La governatrice sabato scorso aveva votato sì alla mozione di maggioranza che chiedeva il ritiro delle sue dimissioni scatenando pesanti critiche, soprattutto nel suo partito, il Pd, a partire da quelle del segretario Nicola Zingaretti. Ora la ratifica delle dimissioni della presidente dovrà essere formalizzata in una ulteriore seduta dell’Assemblea legislativa che dovrà provvedere a completare le procedure previste dallo Statuto.