Con questo Pd sparita l’opposizione in Parlamento. Maestri: “Centrosinistra assente, danno per la democrazia”. Non ci sono le condizioni per ricomporre la frattura con i dem

Parla Andrea Maestri esponente di Possibile

“Il voto del Pd a favore della scriminante del ‘grave turbamento’ sulla legittima difesa? Non mi sorprende affatto. Mi preoccupa molto, invece, l’assenza di un’opposizione di Centrosinistra in Parlamento”. Andrea Maestri, componente della segreteria nazionale di Possibile, il partito fondato da Pippo Civati, mette il dito nella piaga.

Perché non è sorpreso dal voto del Pd al Senato sulla legittima difesa?
“Sono stato membro della commissione Giustizia della Camera e conosco la posizione del Pd. Non mi sorprende, quindi, che oggi non possa rinnegare se stesso”.

Che cosa rimprovera al Pd?
“Di aver spianato la strada, a livello culturale, all’avvento della destra. Lo ha fatto sulla legittima difesa assecondando, nella scorsa legislatura, questo populismo sicuritario imperante del Paese. E lo ha fatto anche sull’immigrazione con Minniti che ha preparato il terreno alla successione di Salvini con gli accordi con la Libia e il codice anti-Ong. Vedere 195 voti a favore della legittima difesa al Senato fa un po’ impressione e non è una buona notizia per la democrazia”.

Nel Pd, però, c’è anche chi ha bollato quel voto come una “cretinata”…
“Ovviamente. Il Pd è, del resto, un grande partito con dentro sensibilità diverse. Ma mi preoccupa anche l’assoluta passività con la quale pure la componente ‘progressista’ minoritaria M5S si sia si limitata a non partecipare al voto. Manca una sana e compiuta dialettica tra maggioranza e opposizione”.

Ma all’opposizione siedono anche Forza Italia e FdI, non solo il Pd…
“Due partiti che convergono spesso, come ovvio che sia, sui provvedimenti di un Governo di destra, in particolare della Lega. Anche per questo, quello che mi preoccupa maggiormente è l’opposizione spenta, informe, per non dire assente, del Centrosinistra”.

E questo modo di fare opposizione è un ostacolo alla possibile ricomposizione del Centrosinistra dopo la scissione del Pd?
“Difficile chiedere oggi a chi ha lasciato allora il Pd perché non condivideva determinate scelte, di riavvicinarsi a quello stesso Pd che continua a perseverare negli stessi errori. Quello che era il Pd di Governo è oggi il Pd di opposizione. Per questo credo sia impraticabile, in questo momento, qualsiasi ipotesi di ricomposizione a sinistra”.