Da quello che si va delineando “questa Manovra ammazzerà l’economia italiana”. Le risorse sono insufficienti. E tra regali agli evasori e Ponte sullo Stretto si perdono di vista le vere emergenze: dai salari alle bollette. Parola di Michele Gubitosa, deputato e vicepresidente del M5S.
Le risorse a disposizione dovrebbero ammontare a poco più di trenta miliardi, due terzi delle quali dovrebbero andare a misure contro il caro-energia. Ritiene sufficienti, qualora dovessero essere confermati, i fondi stanziati per la Manovra?
“Sono assolutamente insufficienti. Non riesco a comprendere come si possa affrontare un’emergenza del genere con 11 miliardi in più di deficit per tutto il 2023. Pensavo di esserci lasciati alle spalle l’austerità e invece con Draghi e Meloni siamo tornati a 10 anni fa. Questa Manovra ammazzerà l’economia italiana”.
L’innalzamento del tetto all’uso del contante è uscito dal decreto Aiuti quater per i rilievi del Quirinale dal momento che non contiene i requisiti di urgenza e necessità tipici della decretazione. Ma rientrerà nella legge di Bilancio. Che ne pensa?
“Chi è che viaggia con 5000 euro in contanti nella valigetta? Questo è un chiaro messaggio agli evasori e ai corrotti: con il Governo Meloni per voi è ricominciata la pacchia. È un dito in un occhio alla gente onesta di questo Paese che paga le tasse e rispetta la collettività”.
È dato per sicuro lo stralcio dei debiti sotto i mille euro fino al 2015 e il pagamento con mini sanzione per quelli sopra i tremila.
“Un conto è agevolare chi è davvero in difficoltà economica e non riesce a pagare. Un conto è una mano tesa in modo indiscriminato a chi aspettava questo Governo per un condono fiscale che puntualmente si sta materializzando. La direzione che ha preso questa destra al Governo va contrastata e il M5S sarà in prima linea per una opposizione intransigente”.
Si valuta anche per far cassa uno scudo sui capitali all’estero. Il Mef ha chiarito che non ci sarà nessun condono penale.
“Meloni sta riportando in vita le misure di Renzi che noi abbiamo cancellato durante i Governi Conte. La voluntary disclosure è un favore a chi ha portato i capitali all’estero per non pagare le tasse in Italia. Favoriscono i furbi e gli evasori mentre aggrediscono i deboli di questo Paese. Siamo alla follia”.
Sul cuneo fiscale pare non si andrà oltre la proroga del taglio di due punti deciso da Draghi. Lo ritiene sufficiente?
“Altro punto dolente. Assolutamente insufficiente. La Meloni, tra le tante cose, aveva promesso un importante intervento sul cuneo in campagna elettorale, prepariamoci invece ad un brodino freddo per questa Manovra. Verrà fatto un intervento spot che cambierà poco o nulla nella sostanza. La proposta del M5S è sul piatto: si combatte l’inflazione anche con un intervento poderoso di taglio del cuneo fiscale, due terzi ai lavoratori e un terzo alle imprese, non con la minestra tiepida che sta preparando Giancarlo Giorgetti in Manovra”.
Reddito di cittadinanza. Si punta, tra le varie ipotesi, a innalzare il periodo di sospensione previsto ogni 18 mesi, oggi limitato a trenta giorni. Di cosa camperebbero le persone disoccupate in attesa di trovare un nuovo impiego?
“È una follia assoluta voler recuperare poche centinaia di milioni tagliando il sostegno ai poveri e a quei padri di famiglia che hanno perso il lavoro e che aspettano che i centri per l’impiego, di responsabilità regionale, facciano il loro dovere. Volevano abolire il Reddito e si sono resi conto subito come non fosse possibile. Contrasteremo in tutti i modi queste ulteriori proposte senza né capo né coda”.
Superbonus. Crede che alla fine la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, abbandoneranno la volontà di depotenziarlo?
“Parliamo di quasi un milione di posti di lavoro creati e, come ci dicono i dati, di una misura che si ripaga da sola. Le bugie di Meloni e Giorgetti si scontrano con la realtà. Attaccano questa misura solo perché è stata realizzata dal M5S. Mi auguro che tornino sui loro passi e che si rendano conto che non si può bloccare di nuovo l’intero settore edilizio solo per preconcetti ideologici”.
Ponte sullo Stretto. Pare certa la riattivazione dello Stretto di Messina Spa, in liquidazione da nove anni. Un primo passo, rivendica il vicepremier e ministro Matteo Salvini, per la realizzazione del Ponte fra Sicilia e Calabria. È così necessario?
“L’ennesima boutade di Salvini per coprire quello che si preannuncia come un totale fallimento sull’emergenza bollette. Tirano fuori i rave, le Ong, il Ponte sullo stretto per non parlare della crisi economica che colpisce gli italiani e che non sanno come affrontare. Sono armi di distrazione di massa e spesso i media gli vanno dietro. Come M5S terremo alta l’attenzione su ciò che conta davvero: inflazione, bollette e potere d’acquisto delle famiglie. Non ci faremo abbindolare dalla propaganda di Meloni e Salvini e dai loro media amici”.
Flat tax. In Manovra per gli autonomi il tetto dovrebbe salire da 65mila a 85mila euro. Ma la Relazione 2022 su economia non osservata ed evasione fiscale, scritta dal gruppo di esperti del Tesoro, attesta che l’imposta piatta del 15% riservata alle partite Iva con meno di 65mila euro di ricavi ha indotto a dichiarare di meno per restare sotto la soglia. Anche con la tassa piatta si fa un regalo agli evasori?
“Sono temi che non corrispondono all’emergenza vera del Paese. Mi piacerebbe si parlasse di norme sugli extraprofitti per andare a recuperare risorse da chi ha fatto miliardi di utili in questi mesi di sofferenza per il Paese. Invece la Meloni si mostra forte con i deboli ma debole con i forti, in netta continuità con il Governo Draghi che faceva finta di avversare. Personalmente ho sempre tenuto un profilo basso in questa fase perché è giusto dare tempo ad un Governo di predisporre le proprie misure. Ma i segnali che stiamo vedendo sono sotto gli occhi di tutti e sono alquanto preoccupanti”.