Un posto al sole. Della Farnesina. È il 31 ottobre 2014 quando Paolo Gentiloni diventa, inaspettatamente rispetto ai nomi che circolavano in quei giorni, il nuovo ministro degli Esteri dopo Federica Mogherini che, intanto, era diventata Alto Rappresentante Ue per gli Affari Esteri e la Sicurezza. Tanti i problemi che l’ex Margherita ha trovato sul suo tavolo alla Farnesina. Uno su tutti, il caso marò che solo ieri pare abbia trovato una minima soluzione, derivante però dall’impegno dell’Europa più che da quello dell’Italia. Di certo, però, Gentiloni non è stato con le mani in mano.
STIPENDIO STELLARE
La prima urgenza? Circondarsi di persone fidate. E allora via tutti i collaboratori diretti assunti con la Mogherini ed ecco la nuova squadra. Con uno sprint da centometristi: le nomine, infatti, sono arrivate già il giorno dopo l’ingresso di Gentiloni nella squadra di Governo. È il primo novembre infatti quando vengono assunti i nuovi consulenti del ministro. E chi mai avrà scelto? Ovviamente suoi fedelissimi di lungo corso. Per dire, il capo della segreteria particolare di Gentiloni è Luca Bader il quale, dopo aver avuto un passato all’Istituto Affari Internazionali come ricercatore (uno di quegli enti finanziato annualmente proprio dalla Farnesina), ha lavorato per anni in casa Margherita. Appunto l’ex partito di Gentiloni prima che si tramutasse in Partito Democratico con i Ds. Stipendio mensile per Bader? Stellare. Qualcosa come 10 mila euro lordi al mese. Il calcolo è immediato: parliamo di 120 mila euro annui.
COMPARI DI UNA VITA
Ma non è l’unico imbarcato dal buon Gentiloni. Tra gli altri assunti, infatti, troviamo in qualità di segretaria particolare del ministro anche Rita Lucentini. Un incarico che la Lucentini conosce bene dato che ha ricoperto lo stesso ruolo anche nel 2006 e sempre per Gentiloni, allora ministro delle Comunicazioni con il secondo Governo Prodi. Insomma, le vecchie compagnie non si abbandonano mai. Specie se equivalgono a incassare uno stipendio, in questo caso, di cinquemila euro mensili. Ma andiamo avanti. Ad occuparsi della comunicazione del ministro, infatti, troviamo un’altra donna, Flaminia Lais. Anche qui, il curriculum non mente: vicinissima da sempre a Francesco Rutelli (per anni è stata sua addetta stampa), nel 2013, prima delle elezioni comunali di Roma, la Flais ha, non a caso, curato l’ufficio stampa del comitato “GentilonixRoma” alle primarie del centrosinistra per il Campidoglio. Spazio poi anche per una quarta collaboratrice, anche lei segretaria particolare del ministro: Elisa Rinelli, la quale ha cominciato la sua carriera in Parlamento proprio dopo un tirocinio nel gruppo parlamentare del Pd. Ma non è finita qui. La Rinelli, prima ancora del tirocinio, collaborava con un quotidiano italiano. Quale? Il giornale di partito “Europa”. Of course.
Tw: @CarmineGazzanni