Sembra incredibile ma se si è concluso in un nulla di fatto il caso del presunto conflitto di interessi dell’autore Rai Andrea Di Carlo, ora un’altra rogna rischia di abbattersi sul professionista del piccolo schermo. A dare fuoco alle polveri è stato un indelicato post su Facebook, dello scorso 12 dicembre, in cui l’autore e agente di molte celebrità ha scritto che “un critico televisivo che non ha mai fatto mezzo programma Tv equivale ad un gay che parla di figa. Ciao”. Frasi considerate “sessiste” e “di imbarazzante inciviltà” dal deputato di Italia Viva e segretario della Commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, che preannuncia battaglia.
“Davvero la Rai ha bisogno di ricorrere ad un costoso autore esterno per esprimere messaggi sessisti e di tale imbarazzante inciviltà?” chiede il deputato di Iv che ricorda come “non soltanto la Risoluzione della Vigilanza contro i confitti di interessi degli agenti non viene applicata da 4 anni disattendendo anche una precisa indicazione dell’Agcom, non soltanto il palese conflitto di interessi del signor Andrea Di Carlo autore a Rai1 è stato aggirato con una cessione di quote mentre i suoi ex clienti vengono invitati quasi quotidianamente nella trasmissione Oggi è un altro giorno, non soltanto il Parlamento viene umiliato dalle continue risposte evasive della Rai che addirittura ignora anche le lettere ufficiali del presidente Barachini, ora arriva anche questo vergognoso episodio di inaccettabile linguaggio offensivo sui social”.
Frasi sconsiderate che sembra scontato finiranno in Commissione vigilanza e che probabilmente verranno affrontate già questo venerdì quando si terrà l’audizione dell’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, che verterà, per uno strano scherzo del destino, sia sul mancato rispetto della risoluzione approvata dal parlamento sugli agenti che di quella sull’uso dei social da parte di chi lavora per il servizio pubblico radiotelevisivo italiano. Soltanto il mese scorso l’autore e agente era già finito nella bufera per un presunto conflitto di interessi (leggi l’articolo), poi confluito in un’interrogazione alla Rai. Stando a quanto segnalato dalla Commissione di Vigilanza Rai “tra gli autori della trasmissione ‘Oggi è un altro giorno’, in onda nel pomeriggio su Rai1, figura anche Andrea Di Carlo” che “da notizie di stampa risulta essere un agente dello spettacolo, anche in qualità di titolare della società ‘Adc Management’, e che continuerebbe tuttora a svolgere questa funzione”.
Peccato che, si legge nell’interrogazione, “tra i clienti di Di Carlo e della società figurerebbero molti artisti ospitati nelle ultime settimane alla trasmissione ‘Oggi è un altro giorno’, come Asia Argento” di cui veniva chiesto conto alla Rai per una presunta violazione del codice etico. Accuse che l’azienda, rispondendo all’interrogazione, ha liquidato spiegando “in via preliminare” che “è opportuno rilevare che la Società Adc Management, di cui Di Carlo deteneva alcune quote, risulta in liquidazione, come da visura camerale, con cancellazione dal registro delle imprese di Roma in data 21 gennaio 2019” e che “in data 12 agosto 2020, Di Carlo ha ceduto l’intera quota del capitale sociale della società” che era “pari al 40%”. Non solo. A dispetto di foto presenti sui social e di quanto era trapelato in quei giorni, sempre secondo l’azienda, “gli ospiti intervenuti nel programma Oggi è un altro giorno”, “non risultano avere alcune legame professionale con Di Carlo”.