L’attenzione della società per la sostenibilità delle aziende è indubbiamente cresciuta negli ultimi anni. Non è soltanto un tema ambientale legato alle crescenti preoccupazioni per il climate change: si richiede un impegno sempre maggiore sia dal punto di vista della sostenibilità economica, quanto su quella sociale. In Italia ha fatto il suo ingresso sul mercato negli ultimi anni un operatore di telecomunicazioni, Open Fiber, che punta esplicitamente a essere un’azienda sostenibile a 360°. Una sostenibilità che essa esprime a livello economico, ambientale e sociale e che le permette di offrire un contributo concreto per il raggiungimento di alcuni tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, i Sustainable Development Goals.
Come si fa la sostenibilità?
L’impegno a livello economico di Open Fiber emerge dal suo stesso modello di business wholesale only: l’azienda non possiede un segmento retail e quindi non compete sui servizi di connettività, ma mette la sua rete ultraveloce a disposizione di tutti gli operatori interessati. Innovativo nel nostro Paese, questo modello permette all’Italia numerosi ritorni in termini di sostenibilità economica. La competitività del sistema viene esaltata grazie alla possibilità di un accesso paritario e non discriminatorio ad una infrastruttura che oggi è centrale per la nostra quotidianità, consentendo inoltre la creazione di una nuova filiera che pone le basi sulla digitalizzazione dei servizi.
Open Fiber è indubbiamente dedita alla sostenibilità ambientale. L’azienda investe da sempre in tecnologie all’avanguardia, che non solo tutelano l’ambiente ma che permettono anche la realizzazione e la diffusione di un’infrastruttura efficiente ed al contempo ecosostenibile.
Open Fiber privilegia lo sviluppo della propria rete sulla base di infrastrutture già esistenti, garantendo così la salvaguardia dei territori. In termini di sostenibilità ambientale l’impegno di OF ha agevolato l’erogazione di servizi e la possibilità di lavorare da remoto, permettendo così una riduzione del carbon footprint di ciascun individuo. Numerosi studi dimostrano come la fibra ottica di per sé sia una tecnologia più ecofriendly del rame, poiché un cavo di fibra provoca l’emissione di soli 0.06 kg di CO2. Non è un caso che l’Unione Europea, con il piano Digital Compass, punti a un progressivo switch-off (spegnimento) in tutto il continente della rete in rame che, ancora oggi, produce ingenti emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Open Fiber: un esempio virtuoso
Non da ultimo, Open Fiber è impegnata nella sostenibilità anche nella sua espressione a livello sociale. Le attività che Open Fiber porta avanti si concretizzano nella creazione di valore condiviso e nel rafforzamento delle pari opportunità. OF contribuisce alla lotta contro lo spopolamento dei piccoli comuni e delle aree rurali del nostro Paese dotandoli di connettività ultraveloce, di cui erano privi, e favorendone la riscoperta e la riqualificazione.
La cura di Open Fiber sotto questo aspetto è un obiettivo anche all’interno dell’azienda stessa, dove negli anni si è puntato a costruire un clima e una work culture sostenibili, che le hanno permesso di ottenere diverse certificazioni sia per gli standard di salute e sicurezza dei lavoratori, sia per l’apprezzamento dei dipendenti per l’azienda (Top Employers Italia e Great Place To Work). L’attenzione alla sostenibilità nella sua triplice accezione ambientale, economica e sociale sta quindi rendendo Open Fiber, nata solo pochi anni fa, già oggi un esempio virtuoso da seguire.