Avrebbero organizzato festini con una 17enne, indotta ad avere rapporti sessuali con loro e con altre persone in cambio di denaro e cocaina. Sono le accuse, a carico di 7 persone, scaturite al termine di un’indagine condotta dai carabinieri di Bologna, denominata “Villa Inferno” dall’abitazione di Pianoro dove avvenivano gli incontri, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Stefano Dambruoso, che ha scosso la Bologna “bene” e la politica locale.
Tra le persone coinvolte ci sono infatti personaggi molto noti nel capoluogo emiliano, come gli imprenditori Filippo Cresi e Davide Bacci e un agente immobiliare conosciuto tra l’altro negli ambienti ultras della Virtus basket, Luca Cavazza, 27enne candidato per la Lega con Lucia Borgonzoni alle ultime elezioni regionali, anche se ad oggi, si è affrettato a precisare senatore del Carroccio Andrea Ostellari, non risulta essere iscritto al partito di Salvini.
Per l’imprenditore Bacci, proprietario della villa dove sarebbero avvenuti gli incontri, si sono aperte, invece, le porte del carcere, mentre per Cresi e Cavazza sono stati disposti gli arresti domiciliari. Per altre 4 persone, tra cui un avvocato civilista di 45 anni, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’indagine era nata a febbraio quando la madre della 17enne si era presentata dai Carabinieri per denunciare frequenti allontanamenti da casa della figlia e il sospetto che facesse uso di droga.