Una campagna elettorale basata più sui problemi che sulle proposte. A circa un mese e mezzo dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, infatti, il dibattito è dominato dalle incertezze sui due candidati: Hillary Clinton, alle prese con una polmonite che le ha provocato il malore durante la commemorazione dell’11 settembre (ma secondo i detrattori la sua malattia sarebbe più grave), e Donald Trump, la cui fondazione è finita nel mirino dei giudici per alcune donazioni sospette, che non sarebbero state fatte in maniera disinteressata.
Insomma, mentre l’ex First Lady è pronta a rientrare in campo, con la ripresa della campagna elettorale in programma venerdì 16 settembre, la fondazione presieduta da The Donald deve chiarire alcune operazioni. “Temiamo che la Trump Foundation possa essere stata coinvolta in alcune operazioni inappropriate”, ha spiegato il procuratore di New York, Eric Schneiderman. A sollevare qualche dubbio è la donazione di 25mila dollari fatta al procuratore generale della Florida, Pam Bondi, proprio pochi giorni prima che ci fosse l’annuncio di non portare avanti le inchieste sulla Trump University. Ma sotto la lente di ingrandimento rischiano di finire altri casi, come i 20mila dollari raccolti per fare beneficienza e che invece sarebbero stati destinati per altre operazioni.