Si chiama Claudio Mandia il 17enne originario di Battipaglia, in provincia di Salerno, che è stato ritrovato morto nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 febbraio in un college di New York. I genitori del ragazzo, deceduto a 24 ore dal suo 18esimo compleanno, sono in attesa dei risultati dell’autopsia per scoprire quali siano state le cause della prematura scomparsa del figlio.
Claudio Mandia: chi era il ragazzo di Battipaglia morto in un college a New York?
Nella notte compresa tra giovedì 17 e venerdì 18 febbraio, il giovane Claudio Mandia è morto presso l’EF Academy di Tarrytown, un prestigioso college di lingue frequentato da studenti che provengono da ogni parte del mondo e con una retta di circa 62 mila dollari all’anno situato a nord di New York.
Il ragazzo, originario di Battipaglia, in provincia di Salerno, aveva soltanto 17 anni ed è deceduto a 24 ore dal suo 18esimo compleanno. Per festeggiare il raggiungimento della maggiore età dello studente, i suoi genitori erano appena volati dall’Italia a New York quando, poco dopo essere atterrati, hanno ricevuto la drammatica notizia.
In merito all’accaduto, si è espresso lo zio di Claudio Mandia, Pietro Benesatto, che ha attribuito la morte del nipote a cause naturali, bocciando l’ipotesi di aggressione. Nel frattempo, le forze dell’ordine newyorkesi hanno interrogato i compagni della vittima per ricostruire le ore che hanno preceduto il ritorno del giovane presso la sua stanza dell’EF Academy.
Ipotesi sulle cause della morte: i genitori attendono l’autopsia
I genitori di Claudio Mandia, Mauro Mandia ed Elisabetta Benesatto, sono due imprenditori di successo internazionale con sede nella Piana del Sele e titolari di una società che si occupa di esportare pizze surgelate in tutto il mondo.
In relazione alla prematura scomparsa del figlio, è stata ipotizzata una patologia cardiaca non nota o un aneurisma. Tuttavia, tra le ipotesi formulate, figura anche quella che riguarda la partecipazione del 17enne a una festa tra amici che potrebbe aver causato il malore fatale.
Gli avvocati della famiglia Mandia, guidati da George Bochetto, hanno però negato la possibilità che la morte del giovane Claudio sia legata all’abuso di droghe e di alcol. Al contempo, gli avvocati si sono scagliati contro l’amministrazione della EF Academy asserendo che il college abbia sottoposto lo studente di Battipaglia a “un trattamento inimmaginabile” e hanno annunciato che “è in corso un’indagine approfondita e verranno intraprese le opportune iniziative giudiziarie”. Pare, infatti, che Claudio Mandia non sia morto nella sua stanza, contrariamente a quanto era stato inizialmente riferito ai media.
I genitori del ragazzo sono in attesa dei risultati dell’autopsia attraverso i quali sarà possibile determinare quali siano state le cause che hanno portato al decesso del figlio. A questo proposito, non si esclude che il 17enne possa essere stato vittima di qualche gioco estremo o rito cameratesco svolto all’interno del Campus.
Il trasferimento a New York e il sogno di Claudio Mandia di diventare un manager
I compagni di Claudio Mandia ascoltati dalla polizia, intanto, hanno confermato che il ragazzo aveva partecipato a una festa, che si era svolta nelle ore che hanno preceduto la morte del giovane.
Il 17enne aveva cominciato a frequentare il college newyorkese per formarsi e imparare le lingue, in modo tale da poter realizzare il suo sogno di intraprendere una carriera da manager e lavorare nel settore dell’economia.
In seguito alla scomparsa del giovane, all’EF Academy è stato organizzato un incontro per commemorare la memoria del ragazzo.
A quanto si apprende, infine, nella giornata di domenica 20 febbraio, il Comune di Battipaglia ha provveduto a inviare tutti i documenti necessari al Consolato italiano al fine di poter avviare le pratiche per il rientro in Italia dagli Stati Uniti della salma di Claudio Mandia.