La vicenda del sottosegretario al ministero dell’economia e finanze Claudio Durigon ex Ugl, è incredibile. Il politico di Latina – non sapendo di essere a microfono aperto – se ne è uscito così: “Quello che indaga della Guardia di Finanza, il generale… lo abbiamo messo noi, per questo siamo tranquilli”, riferendosi alle indagini sui sospetti fondi neri della Lega. La vicenda ha sollevato un terremoto politico che ha visto i leghisti rispondere bizzarramente alle tante richieste di chiarimenti e/o dimissioni.
Claudio Durigon: lo “sborone” che imbarazza il governo
Ad esempio qualcuno di loro in Senato ha fatto riferimento al caso della sottosegretaria M5S. Anna Macina che aveva posto il quesito se Salvini avesse visionato il video di Grillo. “Le uniche dichiarazioni sulle quali si dovrebbero concentrare i deputati 5 Stelle, sono quelle della sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina che utilizzando il proprio ruolo, si è permessa di entrare nel merito di un processo penale in corso che tocca il figlio di Beppe Grillo, fondatore e leader del M5S. Basta con la vostra logica forcaiola e garantista a giorni alterni”.
Risposata insensata di cui non si vede il collegamento logico con la vicenda Durigon. Lo stesso leader della Lega ha cercato di minimizzare come si solito fa lui cercandosi magari in saccoccia un rosario – a proposito Duringon qualche anno fa avevo proposto Salvini per il Nobel per la pace – con un: “Bufera su Duringon? Semmai un venticello…”.
Le dimissioni del sottosegretario
Ed anche “È per nascondere i problemi di Grillo”. Ecco come vanno le cose in Italia. È chiaro poi che l’uomo comune, non avvezzo a tanti sottili ragionamenti filosofici poi agisca di conseguenza cercando di imitare i politici e cioè non rispettando la legge fregandosene della legalità. è per questo che Durigon si deve dimettere perché ora aleggia il sospetto che conduce alla sfiducia nelle istituzioni, già di per sé bassa. L’altro sottosegretario Gian Marco Centinaio dice che Durigon “ha fatto lo sborone”.
Bene. Se è così allora si scusi e ne prenderemo atto considerando che un sottosegretario giocoso, a cui piace scherzare. Intanto ha messo così in difficoltà la Guardia di Finanza e la Procura di Milano ha dovuto puntualizzare confermando “la fiducia nei militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Gdf che hanno indagato su Lfc (Lombardia film commission) ribadiscono la tempestività, la professionalità e il rigore negli accertamenti che sono stati loro delegati”.