Chi è Claudio Camarca: un profilo molto ricco che nasce come scrittore e giornalista per poi specializzarsi in sceneggiatura seguendo da vicino la vita professionale dei Carabinieri.
Chi è Claudio Camarca
Claudio Camarca nasce come scrittore e giornalista ma il suo profilo è molto più ricco come lui stesso si definisce: “sono un ex militare, un giornalista, scrittore, regista televisivo e sceneggiatore televisivo”. Si diploma nel 1984 presso il Centro di Drammaturgia Teatrale di Firenze. Esordisce come scrittore con “Sottoroma” (1989).
Nato a Roma il 23 aprile 1960, come giornalista ha collaborato con diverse testate e riviste come Paese Sera, Avvenire, Corriere della Sera, Famiglia Cristiana, Max e Metro.
Nel 1992 ha iniziato a lavorare come sceneggiatore per Lucky Luke, per poi esordire come regista cinematografico con Quattro bravi ragazzi, nel 1993.
Tra i libri scritti e pubblicati si ricorda Migranti (Rizzoli, 2003), un viaggio inchiesta nel mondo dell’immigrazione e In nome di Dio (Kowalsky, 2006), il primo romanzo italiano sul terrorismo islamico. Ha girato tre film come regista, Quattro bravi ragazzi (1993), Rumori di fondo (1996) e Lamor cortese (2008).
Claudio Camarca: da Lo Squadrone ad Avamposti
Claudio Camarca ha avuto un grande successo per avere ideato il documentario Avamposti – Uomini in prima linea, in onda su Nove nel 2020. Si tratta di un programma che racconta la quotidianità professionale dell’Arma dei Carabinieri, la quale deve studiare delle strategie per combattere la criminalità in alcuni quartieri malfamati italiani.
Camarca è anche autore de La serie “Lo Squadrone” , mandato in onda nel 2018 in seconda serata su Rai 2. Al centro del racconto c’è ancora una volta il mondo dell’Arma dei Carabinieri: “Dispacci dalla guerra di ‘Ndrangheta”, serie tv di genere factual prodotta da Clipper Media in collaborazione con RAI 2, con il sostegno della Calabria Film Commission. Quattro episodi da 50 minuti, scritti e diretti da Claudio Camarca, per raccontare uno spaccato reale dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria, in grado di superare l’immaginazione, ad alto tasso di azione e di suspense, in cui un manipolo di uomini coraggiosi rischia ogni giorno la vita per restituire la Calabria alla propria gente”.
Il rapporto del giornalista con i Carabinieri
Camarca ha un rapporto speciale con l’Arma dei Carabinieri, protagonisti di suoi prodotti cinematografici come Avamposti e Lo Squadrone. In un’intervista, lo scrittore raccontò: “Ho seguito turni di undici, tredici ore. Divise fradice dopo ore di pioggia. Sigarette spezzate a metà e offerte al collega “sbarbato”. Abbiamo cucinato la pasta per far cenare i due arrestati. Abbiamo giocato con il bambino in attesa dei servizi sociali”.
Parlando ancora dei Carabinieri, in un post scriveva Camarca: “Conosco Comandanti che spengono le luci dopo mezzanotte e portano alle sei di mattina il caffè caldo al piantone. E ragazzi che non calcolano orari, si dimenticano delle ernie alla colonna, scendono un’ora prima del turno, usano la propria automobile per appostarsi dietro l’angolo e il proprio scooter per un pedinamento”.