Cisgiordania, coloni assaltano diverse città palestinesi e le organizzazioni umanitarie denunciano: “L’esercito israeliano non muove un dito per impedire le violenze”

Cisgiordania, coloni assaltano diverse città palestinesi. Le ong: "L'esercito israeliano non muove un dito per impedire le violenze"

Cisgiordania, coloni assaltano diverse città palestinesi e le organizzazioni umanitarie denunciano: “L’esercito israeliano non muove un dito per impedire le violenze”

Torna l’incubo delle violenze in Cisgiordania. Secondo quanto riportato dall’organizzazione israeliana per i diritti umani Yesh Din, un gruppo di coloni israeliani ha attaccato diversi villaggi palestinesi in risposta all’attacco avvenuto 24 ore prima, che aveva causato la morte di tre israeliani.

Stando alle informazioni disponibili, l’ira dei coloni si è concentrata principalmente sul villaggio di al-Funduq, l’insediamento palestinese da cui ieri sarebbero partiti diversi colpi di arma da fuoco contro veicoli israeliani. Gli assalti sono poi proseguiti nelle città di Turmusaya e Immatain.

Cisgiordania, coloni assaltano diverse città palestinesi e le organizzazioni umanitarie denunciano: “L’esercito israeliano non muove un dito per impedire le violenze”

In diversi video pubblicati sui social si vedono numerose auto date alle fiamme. “L’esercito israeliano, ancora una volta, non sta facendo nulla per impedire la violenza dei coloni e ha ignorato gli appelli pubblici a proteggere i palestinesi”, ha denunciato Yesh Din su X.

Secondo il Times of Israel, questi attacchi non dovrebbero sorprendere nessuno, poiché le organizzazioni per i diritti umani avevano già reso pubblici i messaggi diffusi sui social dai gruppi di estrema destra, in cui si incitava a partecipare agli attacchi per “cancellare al-Funduq”. Le organizzazioni avevano anche chiesto alle autorità di adottare misure preventive, che tuttavia non sono state implementate.

La Striscia di Gaza continua a bruciare

Situazione nei territori palestinesi che continua a restare drammatica. Secondo Al Jazeera sarebbero 28 i morti complessivi a Gaza a causa dei bombardamenti “incessanti” da parte di Israele cominciati questa mattina. Dell’ultimo raid su edifici residenziali sarebbero rimaste vittime 6 persone, fra cui un bambino. Per Tom Fletcher, capo dei soccorsi delle Nazioni Unite ripreso dal media arabo, gli sforzi per salvare le vite dei sopravvissuti a Gaza sono “al punto di rottura” a causa dei continui attacchi.

Come se tutto ciò non bastasse, si aggiunge il dramma dei neonati morti a causa del freddo. Secondo quanto affermato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus“almeno sette neonati sono morti di ipotermia a Gaza a dicembre e altri bambini sono in pericolo. Ogni bambino merita un inizio di vita sano e sicuro, ma i bambini di Gaza stanno pagando il prezzo della guerra con la propria vita. Cessate il fuoco!”.