Si riapre il caso del Circeo. Verrà riesumata la salma di Andrea Ghira, uno dei tre massacratori mai finito in carcere e a lungo latitante. Il provvedimento, come reso noto dalla trasmissione “Chi l’ha Visto?” è stato disposto dalla procura di Roma e arriva a dieci anni da una prima riesumazione; il fine sarebbe quello di comparare i campioni con quelli già acquisiti nel 2005. L’evoluzione delle nuove tecnologie dovrebbe permettere di saperne di più. Almeno questa è la speranza della procura. I resti del corpo di Ghira vennero alla luce nel cimitero di Melilla (in nord Africa). Oltre al legale della famiglia Lopez (vittima del massacro), avvocato Stefano Chiriatti, autore dell’esposto per la riesumazione accolto dai magistrati, sono in Spagna per l’accertamento la sua consulente genetica Marina Baldi e i professori Giuseppe Novelli e Giovanni Arcudi designati dalla procura. Il massacro risale al 1975, tra il 29 e il 30 settembre. Insieme a Ghira, Angelo Izzo e Gianni Guido se questrarono e violentarono Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, quest’ultima uccisa. La Colasanti si salvò fingendosi morta. Mentre Ghira riuscì a fuggire, Izzo e Guido vennero arrestati e condannati.Guido riuscì ad evadere per ben due volte, fino alla cattura definitiva a Panama. Il caporalmaggiore Massimo Testa, alias di Ghira, invece, latitante fino alla morte morì in Spagna per overdose. Altro capitolo oscuro, sempre nell’anno 2005, è tornato ad uccidere in provincia di Campobasso. Ottenuto dal giudice il permesso di uscire dal carcere, Izzo uccise in una villetta moglie e figlia di Giovanni Maiorano, esponente della Sacra Corona Unita. Per Izzo arrivò un altro ergastolo, oltre a quello del Circeo.
23/11/2024
19:06
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