“Qualsiasi uso di armi nucleari avrà conseguenze serie per la Russia”. È quanto ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg in un’intervista all’emittente televisiva Nbc. A proposito, invece, della possibilità che l’Ucraina entri velocemente nell’Alleanza atlantica, Stoltenberg ha detto: “L’adesione dell’Ucraina alla Nato richiede il consenso di tutti i 30 alleati. Oggi la priorità è supportare l’Ucraina, che ha bisogno di più aiuto, e di un aiuto che sia continuativo”.
La Nato avvisa Mosca. Stoltenberg: “Qualsiasi uso di armi nucleari avrà conseguenze serie per la Russia”
A parlare di una possibile richiesta di annessione alla Nata dell’Ucraina era stato, nei giorni scorsi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, Stoltenberg ha infine evidenziato che la riconquista di Lyman dimostra che gli ucraini stanno facendo progressi e sono in grado di respingere le forze russe.
“La retorica sul nucleare del presidente Putin è pericolosa e imprudente – ha aggiunto Stoltenberg -, l’abbiamo sentita diverse volte prima, ma questo non cambia il fatto che sia pericolosa. Per questo abbiamo detto chiaramente al presidente Putin che qualsiasi uso di armi nucleari avrebbe conseguenze gravi per la Russia e cambierebbe naturalmente la natura del conflitto”.
“La Nato non fa parte di questo conflitto, quello che facciamo è fornire sostegno all’Ucraina”
“Abbiamo anche chiarito che una guerra nucleare non può essere vinta e non deve essere mai combattuta, questo è un messaggio che la Nato e gli Alleati della Nato mandano alla Russia”, ha aggiunto il segretario generale della Nato.
E ancora: “Questa è una guerra che il presidente Putin ha iniziato, è una guerra per sua scelta. La Nato non fa parte di questo conflitto, quello che facciamo è fornire sostegno all’Ucraina, una nazione indipendente e sovrana in Europa che ha il diritto di difendersi da un’aggressione di guerra”.
Petraeus: “Deve esserci una risposta, ma non necessariamente nucleare contro nucleare”
“Solo per darvi un’ipotesi, risponderemmo guidando uno sforzo della Nato – un sforzo collettivo – che eliminerebbe ogni forza convenzionale russa che possiamo vedere e identificare sul campo di battaglia in Ucraina e anche in Crimea e ogni nave nel Mar Nero” ha detto l’ex generale David Petraeus, già capo della Cia, in una intervista ad Abc rispondendo ad una domanda su cosa accadrebbe se Putin usasse l’arma nucleare. Secondo Petraeus, “deve esserci una risposta”, ma non necessariamente “nucleare contro nucleare”, per evitare appunto una “escalation nucleare”.