Il mondo del Cinema piange uno dei suoi già grandi interpreti: l’attore Gene Wilder è morto a 83 anni. La sua carriera è stata ricca di successi, anche grazie al sodalizio stabilito con il regista Mel Brooks. Il debutto risale al 1967 con Gangster story, il film sulla coppia criminale Bonnie e Clyde. A seguire c’è la prima pellicola in cui è lavora con Brooks: Per favore, non toccate le vecchiette. Nel 1971 interpreta Willy Wonka, nella Fabbrica di Cioccolato: l’esito commerciale è disastroso, perché Gene Wilder infonde inquietudine nel personaggio, ma negli anni viene rivalutato anche grazie al remake di Tim Burton con Johnny Depp come protagonista. Uno dei tanti paradossi dell’arte: un’interpretazione eccellente viene rivalutata solo a distanza di anni.
L’attività di attore prosegue senza sosta per tutti gli anni Settanta: per Gene Wilder arriva anche il ruolo di Frankenstein Junior (1974), sempre sotto la guida di Mel Brooks. Negli anni Novanta, dopo alcune esperienze come regista, inizia ad apparire sempre meno. Dal 1991 non è stato più protagonista al Cinema, dedicandosi a qualche prova in televisione. L’attore è presente anche nel film tv Alice nel Paese delle meraviglie. Alla definitiva conclusione della sua esperienza di interprete, pubblica anche alcuni romanzi, a cominciare dalla biografia Baciami come uno sconosciuto. Ma Gene Wilder si è gradualmente messo da parte dal mondo dello spettacolo.