La Corte di Appello di Torino ha assolto l’ex sindaca Chiara Appendino dalle accuse mosse nell’ambito del processo Ream. “Assolta. Nessun falso in bilancio nel caso Ream. Alla lettura della sentenza, ho pianto”. ha scritto su Facebook l’ex sindaca di Torino commentando la sentenza.
“Sono state lacrime liberatorie ma anche di gioia. Era stata messa in dubbio la mia buona fede. Oggi – ha aggiunto Appendino -, dopo quasi 6 anni, viene ristabilita la verità. Un enorme grazie alla mia famiglia, ai miei super avvocati e a tutte le persone che in questi anni mi sono state vicine, inclusa la mia forza politica, il M5S”.
Appendino assolta in Appello: “Oggi, dopo quasi 6 anni, viene ristabilita la verità”
In primo grado Appendino era stata condannata a sei mesi (leggi l’articolo). Assolto anche Paolo Giordana, in primo grado condannato a otto mesi. La vicenda è quella di un debito che il Comune aveva contratto prima dell’arrivo di Appendino nel 2016, con il fondo immobiliare partecipato dalla Fondazione Crt, Ream.
Cinque milioni incassati come caparra per un diritto di prelazione sul progetto di rinascita dell’area ex Westinghouse. Il rimborso della caparra fu rinviato, per far quadrare i conti. In rimo grado arrivò la condanna, ora l’assoluzione.
“Chiara, non abbiamo mai avuto dubbi sulla tua integrità e sull’azione politica che hai portato avanti. La sentenza di oggi ti rende giustizia! Il MoVimento 5 Stelle ti abbraccia con tutto il suo calore!” ha commentato su Twitter il presidente del M5S, Giuseppe Conte.
“Un abbraccio a Chiara Appendino, una donna che ha sempre dato il massimo per la sua città e per il MoVimento 5 Stelle. La notizia della sua assoluzione ci rende felici, sono certo che continuerà a dimostrare sul campo tutta la sua forza con impegno e passione. Forza Chiara!” scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.