L’Inps chiarisce le novità introdotte dal governo Meloni sul Reddito di cittadinanza e conferma le informazioni riguardanti chi verrà escluso dalla misura già da agosto. Innanzitutto la prima precisazione riguarda la durata massima dell’erogazione: nel caso in cui nel nucleo familiare non ci siano minori, disabili o persone con più di 60 anni, il beneficio durerà sette mesi.
Lo stop arriva quindi a fine luglio, come sottolinea l’istituto di previdenza in una circolare. In ogni caso il Reddito sparirà per tutti a fine 2023, venendo sostituito nel prossimo anno con le nuove regole stabilite dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Reddito di cittadinanza, escluso chi non ha completato gli studi
Una delle principali novità emerse dalla circolare Inps riguarda i ragazzi tra i 18 e i 29 anni che rientrano in nuclei beneficiari del Reddito: se non hanno completato i dieci anni di istruzione obbligatoria e hanno lasciato la scuola prima dei 16 anni, non avranno diritto alla loro quota per il Reddito.
Quando decade il beneficio
L’Inps parla anche dei casi di decadenza dell’assegno, in particolare con riferimento al rifiuto della prima offerta congrua di lavoro: il beneficio decade “dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro congrua”, si specifica.
L’offerta si ritiene congrua se rispetta i principi di coerenza con esperienze e competenze maturate, ma anche se la distanza dalla residenza (entro gli 80 chilometri) e i tempi di trasferimento con i mezzi pubblici (non oltre cento minuti) sono ritenuti accettabili. Inoltre la retribuzione deve essere superiore almeno del 10% rispetto al beneficio massimo fruibile da un singolo individuo.
Chi perde il Reddito di cittadinanza già ad agosto
Il Reddito di cittadinanza viene riconosciuto dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 per un massimo di sette mensilità. Questo vuol dire che da agosto decade per molti dei beneficiari. Tranne per quelli che hanno all’interno del nucleo familiare persone con disabilità, minorenni o over 60.
Per quanto riguarda i disabili, in particolare, si fa riferimento a “condizione di disabilità medio, grave e di non autosufficienza”. In questi casi il Reddito sarà erogato fino al 31 dicembre 2023, mentre dal primo gennaio 2024 cambieranno le regole.