Quindi siamo di fronte all’ennesima grande idea che si è rivelata piccola, vigliacca e illegittima. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sottovoce lascia intendere che la cauzione di 4.938 euro prevista da un decreto del ministero dell’Interno, attuativo del decreto legge Cutro (n. 20/2023), per i richiedenti asilo che arrivano da Paesi sicuri e non vogliono essere trattenuti in centri per il rimpatrio (Cpr) o comunque in centri per le procedure accelerate di frontiera sarà cancellata.
Non è solo una questione di disumanità, qui siamo di fronte a una costosissima ignoranza
Un mese fa la Corte di Cassazione ha chiesto in via d’urgenza alla Corte di Giustizia dell’UE di valutare tale norma. Nei giorni scorsi la Corte UE ha rigettato la richiesta dell’urgenza: deciderà nel merito nei tempi ordinari. Ora il rischio per il governo è che un giudizio di illegittimità della Corte renderebbe illegittimo anche il trattenimento dei migranti in Albania, bloccando il relativo Protocollo celebrato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Che quella cauzione fosse al di fuori del diritto internazionale lo sottolineavano in molti, tra cui anche la giurista Vitalba Azzolini che ora sottolinea come il Protocollo ci costerà molti e molti soldi, e avrà solo l’effetto di tenere fuori dall’Italia poche migliaia di migranti e solo per qualche mese. Poi torneranno comunque in Italia, sia che vadano rimpatriati sia che abbiano diritto all’asilo. “Quando qualcuno chiederà a certi ministri/governi di restituire ai cittadini i soldi che hanno letteralmente buttato?”, chiede Azzolini. Ed è proprio questo il punto: non è solo una questione di disumanità, qui siamo di fronte a una costosissima ignoranza.