Alessandra Todde è la nuova presidente della Regione Sardegna e a vincere è stata la coalizione del cosiddetto campo largo, di cui facevano parte Movimento 5 Stelle, Pd e Alleanza Verdi Sinistra. La candidata presidente ha vinto nonostante le sue liste abbiano ottenuto meno voti di quelle della coalizione di centrodestra (oltre il 6% in meno) grazie al voto disgiunto. Ma chi ha vinto davvero le elezioni regionali in Sardegna dal punto di vista dei singoli partiti? Ecco cosa dicono i dati confrontando il risultato del 25 febbraio con quello di cinque anni fa, quando fu eletto Christian Solinas.
Come sono andati i partiti rispetto al 2019
In molti casi si sono confermati i dati, con qualche minima variazione, di cinque anni fa, almeno per i principali partiti. La principale differenza riguarda Lega e Fratelli d’Italia che, di fatto, hanno invertito i ruoli e i voti ottenuti. Ma andiamo con calma.
Partiamo dai partiti che sostenevano Todde, candidata del Movimento 5 Stelle e del campo largo. Proprio i 5 Stelle partivano dal 9,74% (quasi 70mila voti) del 2019: oggi hanno raccolto il 7,8% (53mila voti), un leggero calo che però può essere spiegato anche dal successo della lista Uniti per Alessandra Todde che ha ottenuto il 4% dei consensi (27mila voti).
Il Pd si conferma primo partito in Regione, esattamente come cinque anni fa: è passato dal 13,47% di allora (96mila voti) al 13,8% di oggi (94mila voti, pochi in meno). Difficile un paragone tra le liste di sinistra: nel 2019 Liberi e Uguali ottenne il 3,79% con 27mila voti e oggi l’Alleanza Verdi-Sinistra (con una composizione diversa, però) ha ottenuto il 4,7% con 31mila voti.
Passando poi alla coalizione di centrodestra, si registra un vero e proprio tonfo della Lega: dall’11,4% del 2019 (81mila voti) si è passati al 3,8% di oggi (25mila voti). Altro crollo è quello del Partito sardo d’azione, che cinque anni fa esprimeva il candidato presidente, poi eletto, Solinas: dal 9,86% di allora (70mila voti) è sceso al 5,4%, con circa la metà dei voti (37mila). In calo anche Forza Italia, dall’8,04% (57mila voti) del 2019 al 6,3% di oggi (43mila voti). Infine, come detto, Fratelli d’Italia prende il ruolo che cinque anni fa fu della Lega, passando dal 4,72% (33mila voti) al 13,6% (93mila).
Chi ha vinto e perso davvero le elezioni regionali in Sardegna
In conclusione, nel centrosinistra si confermano più o meno i dati di cinque anni fa, con un leggero calo del Movimento 5 Stelle che viene però giustificato dai voti ottenuti dalla lista civica per Todde. Il Pd e le forze di sinistra restano sostanzialmente stabili. Nel centrodestra crolla la Lega mentre sale Fratelli d’Italia, con un lieve calo anche per Forza Italia. Ma per il partito di Giorgia Meloni resta comunque la cocente sconfitta: non solo perché non è il primo partito come ci si attendeva, ma soprattutto perché ha espresso il candidato presidente con una scelta che si è rivelata sbagliata.