Il voto si avvicina: tra poco più di un mese – il 21 e il 22 aprile – si terranno le elezioni regionali in Basilicata e finalmente il campo largo ha trovato un accordo. Il nome per la presidenza espresso da Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e +Europa è quello di Domenico Lacerenza.
Sarà lui a sfidare il presidente uscente, Vito Bardi, dopo una lunga trattativa tra le forze progressiste. Alla fine è arrivato il passo indietro di Angelo Chiorazzo, inizialmente candidato per Basilicata Casa Comune. Dell’alleanza non farà parte Azione, salvo sorprese. Ma chi è Domenico Lacerenza e cosa ha fatto durante la sua carriera, tutta dedicata alla medicina e mai alla politica?
Chi è Domenico Lacerenza, il primario scelto per le presidenziali in Basilicata
Lacerenza ha 66 anni ed è un oculista di Venosa, con origini barlettane. Oggi è primario del reparto di Oculistica dell’ospedale San Carlo di Potenza. Il suo è un profilo che proviene interamente dal settore della sanità, proprio quello su cui Pd e M5s hanno sempre detto di voler puntare per rilanciare un’area in evidente crisi nella regione.
Si è optato, alla fine, per un’opzione civica. Lacerenza si è laureato all’università di Bari nel 1983 ed è specializzato in Oftamologia. Ha iniziato lavorando negli ospedali di Lucera e Barletta, poi nel 1999 è diventato dirigente medico di secondo livello all’ospedale San Francesco di Venosa, cittadina in cui ancora oggi risiede.
Poi ha ricoperto anche il ruolo di capo dipartimento delle Chirurgie specialistiche dello stesso presidio. Ha quindi ricevuto l’incarico di direttore di dipartimento sia delle chirurgie specialistiche che delle acuzie chirurgiche per l’azienda sanitaria di Potenza. Nel 2013 è diventato direttore del dipartimento interaziendale regionale di Oculista e dal 2015 ricopre lo stesso incarico per l’ospedale San Carlo di Potenza.
L’impegno in politica per il candidato di Pd-M5s: una scelta civica
Lacerenza non ha praticamente mai ricoperto ruoli politici durante la sua carriera, dedicandosi sempre alla sanità. Nel suo curriculum l’unico incarico ricevuto è quello da consulente – tra il 2000 e il 2003 – dell’allora assessore regionale alla Sanità per la stesura delle linee guida regionali sulla day surgery. Un ruolo, ricoperto quando presidente era Filippo Bubbico (dell’Ulivo, quindi centrosinistra), che era però tecnico e non politico.
Pd e M5s quindi si sono accordati su una figura civica e senza un chiaro passato politico. D’altronde, come ha detto sin da subito anche lo stesso diretto interessato, finora si è sempre occupato della professione medica, a tempo pieno. E questo sarà il suo “primo incarico politico”.