Ma chi c’è dietro la protesta dei trattori? Chi sono i personaggi accarezzati dalla maggioranza del governo? Un nome su tutti è quello di Danilo Calvani, già noto per essere stato in sella alla cosiddetta rivolta dei “forconi”. Posato il forcone e a cavallo del trattore ora Calvani guida la sigla Cra, acronimo di Comitato degli agricoltori, che in queste ore sono a Roma, anche se in quantità assai ridotta rispetto alle promesse rivoluzionarie.
Ma chi c’è dietro la protesta dei trattori? Chi sono i personaggi accarezzati dalla maggioranza del governo?
“A Roma contiamo di fare arrivare migliaia di mezzi”, diceva Calvani in un’intervista al Qn. Non è andata esattamente così. “Siamo contro le politiche green europee, il governo non ha fatto nulla per tutelarci – spiega ancora -. Chiediamo l’annullamento di tutti i patti bilaterali. Contestiamo il Green corridor perché permette di importare prodotti da paesi che non rispettano le norme fito-sanitarie” che ce l’ha anche con Coldiretti colpevole di “avere avvallato queste scelte”. A capo dei forconi nel 2013 Calvani si spostava su un’elegante Jaguar in difesa “della povera gente oppressa”.
Nel movimento anche frange No Vax e No Green Pass
Una popolarità effimera che gli ha fatto guadagnare comunque più di 80mila seguaci su Facebook dove Calvani esprime la sua lotta. ***…Eppur si muove…*** Ho visto la mia Patriagovernata per anni da criminali e corrotti!!, scrive (rigorosamente in maiuscolo) nella sua bio. Ieri annunciava il primo giorno di “assedio su Roma” augurandosi la benedizione di Dio. La sua bacheca è un concentrato di populismo no vax e no green pass, con l’ex premio Nobel Montagnier come profeta, no euro, e difesa della famiglia patriarcale “dove mamma e papà ti amano davvero tanto fino a darti ceffoni quando serve”.
Non manca nella sterminata letteratura populista di Calvani anche la difesa “di Gesù” e di Babbo Natale usati ovviamente come roncola contro gli italiani che “dovrebbero lasciare l’Italia” e contro gli stranieri colpevoli di “invasione”. Odiatissime le auto elettriche: “Compreremo auto elettriche quando i vostri carri armati saranno elettrici, psicopatici!”, strilla sul suo profilo social. Tra i nemici ci sono ovviamente gli scienziati, i politici definiti “pletora di vili parassiti” e la Chiesa. Anzi, contro l’istituzione cattolica vale anche riprendere le parole del boss di Cosa nostra Matteo Messina Denaro: “Perché Messina Denaro non voleva i funerali della chiesa se era cattolico?”, chiede furbescamente Calvani.
L’ex Forza Nuova Castellino partecipa con la sigla Ancora Italia
“Stato, Mafia, Chiesa, tirate voi le somme”, gli risponde prontamente un suo lettore. Non serve nemmeno dire che tra i miti di Calvani figuri “un grande generale, un grandissimo italiano” come Roberto Vannacci che “sta mettendo a rischio la carriera per difendere il suo Paese”. Calvani è sostanzialmente il sussidiario della destra populista italiana. Sotto la sigla “Ancora Italia” c’è invece Giuliano Castellino (nella foto), ex esponente di Forza Nuova. “Con gli agricoltori, con il popolo della terra, popolo unito contro Bruxelles” è il suo grido di battaglia in un video postato in rete.
Tra le sigle della protesta spicca anche “Riscatto agricolo”, il movimento guidato dal toscano Salvatore Fais celebrato come “l’agricoltore che tappa la bocca alla pennivendola rossa di Repubblica” perché in una diretta televisiva ha invitato la giornalista Tonia Mastrobuoni “a zappare prima di aprire la bocca”. Ecco perché Salvini ci tiene così tanto ai contestatori. Alcuni sono esattamente come lui, anche se non ha mai zappato nella vita.