Continua la guerra dei tassisti contro l’emendamento al decreto Milleproroghe che a loro parere favorisce Uber, servizio di trasporto automobilistico privato che funziona attraverso un’applicazione software mobile. Siamo, ormai, al sesto giorno consecutivo di proteste e sciopero. Diverse le città italiane nel caos, mentre a Roma, nel giorno in cui è previsto un incontro tra le sigle sindacali di categoria e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, i conducenti si sono dati appuntamento in Piazza Montecitorio dove nel pomeriggio inizia la discussione del decreto già approvato dal Senato. Inaspettatamente hanno ricevuto l’appoggio non solo della sindaca Virginia Raggi, che li ha raggiunti nel corso della manifestazione, ma di tutto il Movimento 5 stelle, come testimonia il tweet di Beppe Grillo: “Blocchiamo la porcata del Pd contro i tassisti”. Un tentativo, secondo alcuni, di spostare l’attenzione dalle tante grane che il Campidoglio, a cominciare dalla questione stadio, ha da affrontare.
Però è una strategia che, a quanto pare, sta funzionando: la protesta non a caso è arrivata proprio fino a Largo del Nazareno, con lanci di uova verso la sede del Partito democratico e momenti di tensione, quando le forze dell’ordine, caschi e manganelli in mano, hanno tenuto a distanza i manifestanti dall’ingresso.
“Il servizio pubblico taxi non è in vendita”, recita uno dei tanti striscioni che si vedono di fronte al Parlamento. Al presidio partecipano anche lavoratori ambulanti che protestano contro la direttiva Bolkestein. La tensione è alta, mentre gli slogan (“Uber Uber vaffanculo”, “Noi da qui non ce ne andiamo, noi da qui non ce ne andiamo”) si intervallano all’Inno di Mameli. Durante il sit in è anche esplosa una bomba carta.
“Siamo al fianco dei tassisti che sono arrivati a Roma da tutta Italia per dire ‘no’ alle solite riforme calate dall’alto”, scrive in una nota la sindaca Raggi. “L’emendamento Lanzillotta-Cociancich al decreto Milleproroghe causerebbe effetti negativi sul trasporto pubblico non di linea perché porterebbe a una vera e propria liberalizzazione degli Ncc, i noleggi con conducenti, che non sarebbero più vincolati al rispetto della territorialità”. “Un’eventuale riforma del settore – osserva la sindaca – deve essere fatta coinvolgendo le associazioni di categoria e le amministrazioni locali per un dialogo costruttivo”. “Da giorni nella nostra città non si vedono circolare taxi – conclude Raggi – La protesta sta privando tutti noi cittadini di un servizio fondamentale e importantissimo per i trasporti della Capitale. Voglio per questo lanciare un appello anche ai tassisti affinché il servizio torni al più presto alla normalità”.
A rispondere ci ha pensato la deputata dem Lorenza Bonaccorsi, presidente del Pd Lazio. “La sindaca Raggi – ha scritto su Facebook – gira in auto blu ed evidentemente non si è accorta che la città è nel caos, che da sei giorni non ci sono taxi, che un servizio pubblico è stato cancellato in maniera illegale e che i romani devono subire disagi senza precedenti”. Si schiera al fianco dei tassisti anche Forza Italia. “Il governo si fermi e ascolti le giuste ragioni dei tassisti. Anche oggi sarò in piazza accanto a tutti i lavoratori che vedono messa a repentaglio la propria attività per l’ottusità di una maggioranza che, di fatto, favorisce la concorrenza sleale, liberalizza in maniera selvaggia il mercato e incoraggia l’abusivismo crescente”, ha dichiarato il senatore Maurizio Gasparri.