Charlotte Angie, chi era la donna fatta a pezzi nel bresciano? Arrestato un uomo di 43 anni per omicidio e distruzione e occultamento di cadavere.
Charlotte Angie, chi era la donna fatta a pezzi nel bresciano?
Sono stati identificati i resti della donna uccisa e smembrata che sono stati rinvenuti nella giornata di domenica 20 marzo in un dirupo tra le montagne di Borno, in Valcamonica, in provincia di Brescia. Si tratta di Carol Maltesi: un’attrice originaria di Milano attiva nel mondo dei film a luci rosse e nota nell’ambiente come Charlotte Angie.
A quanto si apprende, i Carabinieri del Comando provinciale di Brescia e della Compagnia di Breno hanno posto in stato di fermo per i reati di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere un uomo di 43 anniresidente in provincia di Milano. L’uomo, amico e vicino di casa della vittima che pare abbia avuto una relazione con l’attrice, si è recato in commissariato per aiutare i militari con il riconoscimento il corpo. Le forze dell’ordine si erano appellate alla popolazione diffondendo alcuni tatuaggi ancora parzialmente visibili sul corpo della vittima affinché “i possibili conoscenti della donna nonché i professionisti del settore, i tatuatori ed estetiste, potessero fornire informazioni utili all’identificazione”. Lo stato avanzato di decomposizione dei resti, infatti, non ha consentito ai carabinieri di risalire all’identità della donna in modo autonomo.
In questo contesto, molti ammiratori della pornostar si sono recati in commissariato. Tra questi, il 43enne che, dopo aver svelato le generalità della vittima, ha fornito alcune informazioni contrastanti che hanno insospettito i militari. Infine, l’uomo ha confessato l’omicidio.
Omicidio, distruzione e occultamento di cadavere
Secondo quanto riferito dal 43enne, l’omicidio di Charlotte Angie è avvenuto nel mese di gennaio 2022. Dopo l’omicidio, l’uomo ha deciso di occultare il cadavere, riponendolo nel congelatore della casa della stessa vittima. In un secondo momento, ha fatto a pezzi il corpo della 25enne e ha disperso i resti della vittima, gettandoli in un dirupo in territorio di Borno.
In considerazione delle informazioni diffuse dai carabinieri e dalla Procura di Brescia, il racconto del 43enne ha fornito dettagli importati circa l’accaduto. Pertanto, il lavoro delle autorità competenti prosegue “alla ricerca dei riscontri, nel rispetto della presunzione di colpevolezza della persona sottoposta alle indagini”.