La festa milanese per la finale di Champions League è già iniziata giovedì. Perché al di la della partita il clima che si respira in questi giorni per le strade di Milano è quello del grande evento. Dj set e cantanti si alternano ormai da giorni sul palco in piazza Duomo, piena di stand dei vari sponsor della partita è via Mercanti. Ed eventi in ogni dove. Con il Champions Village, tra piazza Duomo e il Castello Sforzesco, diventato l’orgoglio da mostrare al mondo. Ecco cosa vuol dire per la città meneghina ospitare la finale di stasera tra Real Madrid e Atletico Madrid. Con quel pizzico di invidia, tornando all’aspetto sportivo, per un derby spagnolo a casa nostra e proprio nella città dove Inter e Milan arrancano ormai da anni, senza più quelle partite d’altissima quota. E con una triste certezza: stasera Milano consegnerà alla città di Madrid lo scettro di regina di Champions, visto che le due città sono appaiate per numero di Coppe dei Campioni. Finora 10 successi a testa: 10 vittorie per il Real Madrid, 7 per il Milan e 3 per l’Inter. Stasera, comunque vada, ci sarà il sorpasso.
Saranno 400 milioni le persone collegate con Milano per l’evento di stasera. Si parla di un indotto turistico per la città di una roba come 25 milioni di euro. E un bel sorriso lo si può vedere stampato nei volti rilassati di albergatori e ristoratori che registrano il gran pienone per l’arrivo di 80 mila tifosi, spagnoli e non solo. E tante speranze nutrono anche i negozianti delle vie dello shopping milanese. Le stime fatte dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza parlano di un giro d’affari per quanto gravita intorno alla finale di 12,7 milioni di euro per gli alloggi, 5,6 milioni per lo shopping, 4,5 milioni di euro per i servizi di ristorazione e altri 2,2 milioni di euro per i mezzi di trasporto. E che vinca il Real di Zidane o l’Atletico di Simeone ai milanesi poco importa. Quel che più conta è avere una città viva. Ricca di eventi internazionali come questo. L’erede di Giuliano Pisapia è avvisato.