Non c’è solo il niet di Mdp, Sinistra italiana e Possibile a turbare i sonni di Matteo Renzi. Anche Emma Bonino, leader dei Radicali, uno dei partiti che il segretario del Pd vorrebbe facesse parte della coalizione, per ora risponde picche. “Presenteremo giovedì il simbolo di Più Europa, una lista europeista. Per il resto, io comincio ad essere molto infastidita per la continua attribuzione di questa o quella alleanza. Noi abbiamo avuto un unico incontro reso pubblico, con Renzi e una sua delegazione. Non solo non c’è nessun accordo – ha chiarito l’ex ministro degli Esteri intervenendo a Radio Capital – ma allo stato attuale non c’è nessuna possibilità che la lista Più Europa si presenti”.
Infatti, ha spiegato ancora Bonino, “dovremmo raccogliere 900 firme per ogni circoscrizione, e le circoscrizioni saranno una settantina e saranno rese pubbliche a metà dicembre. Da lì avremo un mese per raccogliere 900 firme per ogni circoscrizione dalla Valle d’Aosta a Bagheria, con metà del paese sotto la neve, una parte in vacanza al caldo, una parte a sciare, e la stragrande maggioranza tra panettoni e pandori: è impossibile”. Un siluro bello e buono al Rosatellum. “Questa legge, così com’è fatta, ci impedisce di pensare a qualunque cosa – attacca la leader radicale –. Se ho parlato con Gentiloni? Non direttamente, ho mandato una lettera a lui e a Minniti: per il momento nessuna risposta”.
A proposito dei temi della campagna elettorale, “con il Pd siamo lontani su giustizia e migranti”. In particolare, proprio sui migranti, “la nostra posizione è certamente lontana e diversa dall’attuale politica del Governo, che mi sembra crudele e costosa, soprattutto per queste migliaia di poveracci che respingiamo, o che muoiono in mare o nei lager libici”, ha concluso Bonino.