“Sono fermamente convinto che Renzi abbia fatto bene a fare l’accordo con Berlusconi”. Lo dice Adriano Celentano in un’intervista al mensile San Francesco patrono d’Italia che verrà pubblicata nel numero di febbraio e anticipata sul sito sanfrancesco.org. Celentano osserva che Renzi, ”prima di rivolgersi a Berlusconi aveva implorato Grillo. Che per la seconda volta (la prima con Bersani) si è rifiutato di fare l’infiltrato che come Robin Hood poteva rubare ai ricchi per dare ai poveri. Per cui Renzi, non avendo altra scelta, si è accordato con chi, pur avendo una condanna, è tra i primi posti in classifica con ben 8 milioni di voti. Perciò mi fanno ridere gli ipocriti quando dicono che non doveva parlare con Berlusconi. Infatti Renzi non ha parlato con Berlusconi. Ha parlato con 8 milioni di italiani che casualmente assomigliano a Berlusconi”. Celentano, rispondendo ad un’altra domanda, afferma che ”Grillo e Renzi sono il nuovo della politica italiana. Io li vedrei bene insieme”. L’artista si dice ”soddisfatto” di come stiano lavorando i grillini, ”anche se non sempre condivido certi loro comportamenti. Il fatto che lavorino per il bene del Paese e questo lo si vede, non significa che certi toni non risultino poi controproducenti e diventino un boomerang contro i loro stessi buoni principi”.
Evasione fiscale, costo del lavoro e cura della bellezza
Caccia all’evasione fiscale, riduzione del costo del lavoro e attenzione alla ”bellezza” del Paese. Sono le tre voci sulle quali il governo, secondo Adriano Celentano, ”dovrebbe concentrarsi” per affrontare la crisi economica. L’artista parla in particolare di un abbattimento ”consistente” del costo del lavoro ”che non dovrebbe essere inferiore al 60%. Sarebbe un dolce respiro per i lavoratori che avrebbero finalmente la possibilità di entrare in un negozio e comprarsi qualcosa, mentre le imprese sarebbero senz’altro più invogliate a investire e quindi assumere personale. Ma forse il governo ha pensato troppo all’Imu e si è distratto da ciò di cui veramente valeva la pena occuparsi”. La terza voce importante, per Celentano, è ”non sottovalutare la bellezza, per non tornare nuovamente sull’orlo del baratro. Non sembra, ma tutto dipende da lei. Il motivo per cui siamo ridotti come purtroppo siamo ridotti è perché la bellezza è stata violentemente bandita dalla cementificazione selvaggia”.