Cecilia Sala, l’Iran nega che l’arresto della giornalista sia correlato al fermo in Italia dell’ingegnere dei droni Abedini. Ma nessuno crede alle parole di Teheran

Cecilia Sala, l'Iran nega che l'arresto della giornalista sia correlato al fermo in Italia dell'ingegnere dei droni Abedini

Cecilia Sala, l’Iran nega che l’arresto della giornalista sia correlato al fermo in Italia dell’ingegnere dei droni Abedini. Ma nessuno crede alle parole di Teheran

Dopo diciannove giorni, continua a tenere banco il delicato caso della detenzione in Iran della giornalista Cecilia Sala. Stando a quanto riferito dalla portavoce del governo della Repubblica Islamica, Fatemeh Mohajerani, Teheran auspica “che la questione della giornalista venga risolta il più rapidamente possibile”. La portavoce ha inoltre negato che il caso della cronista sia correlato all’arresto, avvenuto a Malpensa su mandato internazionale proveniente dagli Stati Uniti, dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi.

Nel corso della conferenza stampa, Mohajerani ha tagliato corto spiegando che la detenzione di Cecilia Sala “non è una ritorsione” attuata dal regime di Ali Khamenei per forzare la mano sul governo italiano affinché liberi Abedini.

Cecilia Sala, l’Iran nega che l’arresto della giornalista sia correlato al fermo in Italia dell’ingegnere dei droni Abedini. Ma nessuno crede alle parole di Teheran

Malgrado la smentita, appare tuttavia difficile credere alle dichiarazioni di Teheran. Al momento, l’unica certezza è che l’arresto di Abedini è stato richiesto dal Dipartimento di Giustizia americano, che ha già avanzato una domanda di estradizione per l’uomo — estradizione alla quale Abedini si è opposto — convinto che l’ingegnere iraniano abbia fornito ai Pasdaran il sistema di navigazione del drone, reperito in Massachusetts, che il 28 gennaio 2024 ha colpito la base statunitense Tower 22, in Giordania, causando la morte di tre militari americani.