La didattica? Meglio in presenza. Il 57% degli studenti vuole tornare in classe. E’ il risultato emerso da un’indagine di Studenti.it che ha coinvolto 18.150 ragazzi delle scuole superiori di 1° e 2° grado, per mettere a fuoco cosa pensano, come vivono questo momento, se e come cambieranno le loro abitudini. Per gli intervistati manca il contatto con i compagni e con i professori, c’è voglia di normalità. Il 66% ritiene addirittura che la didattica online sia penalizzante perché i problemi di connessione e gli strumenti informatici non sempre adeguati hanno reso faticosa e non ottimale l’interazione tra studenti e prof.
La conclusione dell’anno scolastico 2019-2020 è stata anomala: solo il 30% degli intervistati ha dichiarato a Studenti.it che nella propria classe ci sono stati bocciati o rimandati. Non sembrano esserci state grandi lacune o necessità di recuperare, dunque, visto che solo il 38% degli istituti ha organizzato corsi di recupero. Nell’anno scolastico 2018-2019, invece, sono stati organizzati in tutte le scuole, a fronte di un 21% di rimandati a settembre e di un 6,8% di bocciati. Sulla questione dei banchi a rotelle, per la maggioranza dei ragazzi che hanno risposto al sondaggio di Studenti.it (86%), questi potrebbero essere fonte di un uso improprio da parte degli studenti e quindi di ulteriori problemi. Per il restante 14%, invece, i banchi singoli rappresentano una buona soluzione a garanzia del distanziamento.
La maggioranza dei ragazzi, infine, non cambierà le proprie abitudini per recarsi a scuola. Secondo la ricerca di Studenti.it, il 23% troverà un modo alternativo di spostarsi rispetto al periodo pre Covid, mentre il 77% continuerà a utilizzare gli stessi mezzi di trasporto: di questi il 40% userà i mezzi pubblici, il 32% si sposterà in automobile, il 18% andrà a scuola a piedi, il 4% con il motorino, il 6% con la bicicletta o il monopattino.