di Clemente Pistilli
Quando si parla di cultura registrare perdite è quasi normale. Se spuntano fuori problemi con decine di gare d’appalto, fatte senza alcun controllo e ignorando le leggi, però le cose cambiano. Soprattutto se tutto ciò avviene in una struttura che soltanto dal Mibac di Massimo Bray riceve oltre un milione di euro di contributi pubblici ogni anno. Il messaggio lanciato dalla Corte dei Conti alla fondazione Istituto nazionale del dramma antico è chiaro: la rotta deve essere corretta e subito. L’Inda, di recente trasformata da ente pubblico in fondazione di diritto privato, ha un secolo di storia. Voluto dal conte Mario Tommaso Gargallo, l’Istituto si occupa del coordinamento, della promozione, della produzione, rappresentazione e degli studi sul teatro classico greco e latino, con sede legale a Roma e sede operativa a Siracusa. Nel momento in cui l’organizzazione avrebbe dovuto iniziare a camminare con le proprie gambe le cose non sono andate per il verso giusto. Nella relazione appena trasmessa dalla Corte dei Conti alle Camere è emerso che la gestione 2012 si è chiusa con un disavando di 443 mila euro, facendo lievitare le perdite fino a 1,3 milioni e vedendo calare il valore della produzione. Il vero problema, però, per i magistrati contabili è quello dei servizi affidati dall’Inda: senza verbali di aggiudicazione di gara, con una contabilità che non rispetta la normativa, irregolarità nei termini di ricezione delle offerte, senza fare ricorso alla Consip, la centrale acquisti del Ministero dell’economia, che consentirebbe all’istituto risparmi notevoli. Un caos. E forse non solo. Visto che sulla gestione dei finanziamenti sta da tempo indagando anche la Procura di Siracusa e ha sollevato sospetti la stessa Regione Sicilia. Il contributo pubblico, anche se diminuito, del resto nello stesso 2012 è stato rilevante: 1,7 milioni. Per non parlare di una sede in affitto a Roma per un solo dipendente. La Corte dei Conti ha ordinato di correggere il tiro e a farlo dovrà essere il commissario straordinario dell’istituto, l’ex prefetto Alessandro Giacchetti.