Vittoria Baldino, deputata del Movimento Cinque Stelle, perché continuate a chiedere che la premier Giorgia Meloni venga in Parlamento a riferire sul caso Almasri?
“Qualche giorno fa alla Camera abbiamo ascoltato le testimonianze di chi ha vissuto l’inferno di Mitiga, persone costrette ai lavori forzati, stuprati, costretti a spostare cadaveri putrefatti, persone che hanno perso la vita. Su una cosa sono d’accordo con Giorgia Meloni, che Almasri è un soggetto pericoloso. Ed è pericoloso soprattutto per la Libia, dove è stato rispedito con un volo di Stato, liberandolo da uno stato di cattura che, come Stato che ha ratificato lo statuto di Roma, avremmo dovuto attuare e garantire. Invece il nostro Governo si è reso deliberatamente complice di un criminale riconducendolo dove può continuare a commettere quei crimini senza essere punito. Un governo sotto ricatto politico delle autorità di Tripoli, ma c’è un limite alla ragion di Stato e quel limite è rappresentato dalla tutela dei diritti, il faro di tutte quelle che possono chiamarsi democrazie”.
Forza Italia ha in mente di ripristinare lo scudo tolto in parte nel 1993 che prevedeva la richiesta al Parlamento non solo per ordinanze di arresto dopo condanne definitive ma anche per il solo avvio di indagini nei confronti del presidente del Consiglio, di un ministro, di un deputato o di un senatore.
“Penso che siamo dinanzi alla restaurazione della peggiore specie. La restaurazione di una politica che, in preda a un delirio di onnipotenza, pensa di poter ristabilire i più ingiusti privilegi, mentre con l’altra mano affama il popolo, gli concede meno che minime garanzie di diritti, orchestra una pericolosissima battaglia istituzionale contro uno dei poteri dello Stato per individuare quel nemico comodo alla sua propaganda. Si sta realizzando il piano eversivo di Licio Gelli utilizzando la più becera propaganda e lo fanno alla luce del sole, senza nascondersi e senza neppure vergognarsene, anzi rivendicando le loro scellerate scelte. La Meloni che dice di essere quella del popolo invece sta ripristinando immunità e privilegi come la vecchia politica ha sempre fatto”.
Intanto il deputato di FI Enrico Costa ribadisce l’urgenza di accelerare l’esame della sua proposta di legge che punta a istituire una Commissione d’inchiesta monocamerale sulla magistratura.
“È una proposta pericolosissima. Il potere legislativo che mette sotto inchiesta il potere giudiziario, insieme alla reintroduzione dell’immunità parlamentare e alla volontà di sottomettere le Procure all’esecutivo, sembra una vendetta nei confronti di chi non si piega alla reverenza del potere e, insieme, l’affermazione di uno Stato autoritario che vuole porsi al di sopra della legge”.
Lucio Malan ha dichiarato che l’intenzione è andare oltre l’obbligatorietà dell’azione penale.
“Appunto. Un governo che vuole indicare alla magistratura quale reato perseguire e quali no. Il risultato sarà una giustizia classista, forte con i deboli e debole con i forti”.
Un altro terreno di scontro con i magistrati rimangono i Centri per i migranti in Albania. L’intenzione del governo è introdurre una norma specifica per evitare che nelle Corti d’appello passino i magistrati delle ‘sezioni immigrazione’: si tratta degli stessi giudici che finora hanno sempre bocciato le richieste di convalida dei trattenimenti in Albania.
“Stanno andando a tentativi legislativi per non ammettere il più grande fallimento politico di questo governo e di tutta la storia della destra contemporanea. Si stracciavano le vesti per i 32 euro a migrante e oggi buttano 1 miliardo di euro per un’operazione di facciata che viola la legge, senza peraltro affrontare alla radice la questione migratoria. Con sbarchi clandestini che aumentano sulle nostre coste, senza un circuito serio di integrazione e accoglienza, e senza accordi bilaterali di rimpatrio. Salvo se da rimpatriare è un criminale”.
Crede che la guerra ai magistrati sia uno stratagemma usato da Meloni per distogliere l’attenzione sui disastri economici del suo governo?
“Ci faccia caso: sono mesi che in Italia non si parla d’altro che di politica e magistratura, nel frattempo abbiamo giovani che continuano a lasciare il nostro Paese e famiglie che ricorrono sempre più ai discount per dare da mangiare ai propri figli. Questo è il Paese che stanno disegnando per noi e c’è da alzare la testa e non lasciarsi prendere in giro. Ma soprattutto spiegare agli italiani che un Paese diverso è possibile!”.