di Marco Castoro
Se la tv globalmente sta perdendo telespettatori (soprattutto le reti generaliste), la radio invece sta vivendo una seconda giovinezza. Aumentano gli ascoltatori. Gli inserzionisti l’hanno riscoperta. I grandi gruppi hanno deciso di investire (vedi Mediaset). E anche i divi si stanno riavvicinando ai programmi. Nel 2015 la platea radiofonica ha superato i 35 milioni. Una crescita di 700mila ascoltatori (+2,1%). Rtl 102,5 guida sempre la superclassifica (6,8 milioni nel giorno medio). Il network di Suraci cresce dello 0,7%. Damigella d’onore Rds che con un +156mila ascoltatori ha scavalcato Radio Deejay. A via Asiago e Saxa Rubra si sono stappate bottiglie di champagne per i buoni risultati ottenuti da RadioRai. Exploit per Radio 1 diretta da Flavio Mucciante, a quota 4 milioni 203mila (+238mila ascoltatori), seguita da Radio2 di Paola Marchesini (+196mila).
RADIO 24 – Un discorso a parte merita Radio 24. Investimenti importanti ma risultati alti e bassi. Il successo della Zanzara di Giuseppe Cruciani è consolidato, ma il conduttore è corteggiato da altre emittenti. Per il momento ha resistito a tutte le sirene, ma chissà… Chi invece sta subendo qualche battuta di arresto è Giovanni Minoli. Il suo programma sta perdendo ascolti. Pur continuando a costare tanto. I competitor vanno a sfidarlo proprio nella sua fascia di programmazione per portargli via ascoltatori (vedi Radio Anch’io anticipato di mezz’ora, alle 8:30, con Giorgio Zanchini, che vale il doppio degli ascolti di Mix24). A Radio 24 vanno forte invece 24 Mattina con Alessandro Milan, che nelle fasce 6:30-7 e 7:15-8 porta a casa un buon bottino di ascoltatori. Va fortissimo Maria Latella, per la quale come sigla sarebbe perfetta Sempre di domenica (il brano di Daniele Silvestri), visto che il settimo giorno la vede impegnata con l’Intervista su SkyTg24 (alle 11:30) e prima su Radio 24 (alle 10) con Nessuna è perfetta, trasmissione – di cui è anche autrice – che si occupa di lavoro e carriera, visti dal punto di vista femminile. Con amministratori delegati, imprenditori uomini e donne che danno consigli alle ascoltatrici in crisi professionale. La trasmissione sta viaggiando con un bel +18%. E Radio 24 può andare fiero di una sperimentazione ben riuscita. Ma l’obiettivo resta superare la soglia dei due milioni (1.979.000).
GRUPPO ESPRESSO – In casa del Gruppo L’Espresso ci si interroga sulla crisi di Radio Capital (-3,5%), che cede il passo ad un’altra radio del gruppo, M2O, rete musicale di house e tekno, che guadagna un posto in classifica, pur con un segno meno (-1,3%). Rischia di naufragare ancor prima di cominciare il progetto Mediaset di trasformare Radio 101 nella radio sportiva del gruppo. Ancora un segno meno per la rete ex Mondadori (-4,2%) con gli italiani che per seguire le partite della domenica continuano a preferire il tradizionale Tutto il calcio minuto per minuto. Inoltre c’è anche l’istruttoria dell’Antitrust sulla pubblicità, che però quasi sicuramente si concluderà con un nulla di fatto.